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'Bio Bimat ha inviato una diffida al Comune di Concordia e, per conoscenza, ad Aimag. La diffida riguarda i sottoservizi presenti nell’area di proprietà di Bio Bimat, nel comparto ex Kermar. Non essendo mai stato completato il comparto, non sono mai stati definiti i titoli che legittimano Aimag a detenere e gestire i sottoservizi'. Lo ha comunicato il legale rappresentante della ditta che ha reso pubblica la lettera di diffida inviata al Comune e ad Aimag, spiegando le ragioni dell'atto
'Bio Bimat, nell’ambito dell’iter per la realizzazione di un impianto di produzione di biometano, si era impegnata a completare l’area, a proprie spese, e a cedere gratuitamente le opere (e i sottoservizi) al Comune di Concordia. Bio Bimat aveva proceduto all’acquisto del comparto, dopo aver ottenuto, in più occasioni, rassicurazioni sull’accettazione della relativa iniziativa e l’insussistenza di vincoli che potessero impedirla.
Successivamente la strumentale opposizione all’impianto, per palesi e manifestate esigenze di propaganda elettorale, hanno indotto il Comune di Concordia (che era a conoscenza di tutte le problematiche urbanistiche dell’area) a negare la precedente posizione, sostenendo, da un lato che l’area sarebbe gravata da vincolo paesaggistico per la presenza di un bosco (circostanza assai opinabile) e, nel contempo, rendendo un insensato diniego paesaggistico, per impedire l’espressione di un positivo giudizio di compatibilità ambientale, sul presupposto dell’esigenza di conservazione delle presunto bosco e della conseguente indicazione di delocalizzare l’iniziativa. Non potendosi attuare il piano urbanistico dell’area, non si potrà mai perfezionare la cessione dei sottoservizi già realizzati e presenti nell’area di Bio Bimat. Pertanto devono ritenersi allo stato abusivi o comunque collocati e condotti senza titolo.
Per queste ragioni, Bio Bimat ha diffidato il Comune di Concordia a:
1) rimuovere i sottoservizi dall’area di proprietà di Bio Bimat
2) avviare i procedimenti per la regolarizzazione, corrispondendo a Bio Bimat un risarcimento e indennizzo.
Bio Bimat chiede al Comune ed AIMAG SpA il corrispettivo per l’occupazione senza titolo delle aree di proprietà con i sottoservizi già realizzati, riservandosi di quantificare l’ammontare e, in caso di inerzia, avvierà le necessarie iniziative giudiziarie a tutela dei propri diritti.
Del caso, nei giorni scorsi, si era occupato il consigliere provinciale e candidato di Forza Italia alle elezioni regionali Antonio Platis, in visita alla Bio Bimat insiema all'Assessore regionale all'ambiente della Lombardia Raffaele Cattaneo. Appreso della lettera di diffida il consigliere ha invitato il Presidente della Regione e l'Assessore Palma Costi ad esprimersi sulla situazione