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'E’ costante l’impegno delle parti per sviluppare nuove dinamiche relazionali e sindacali all’interno del cantiere Italpizza. Lo scorso 7 Marzo Italpizza ha dato il via, presso Confindustria-Emilia, ad un confronto incentrato sui temi cruciali che attengono al futuro dell’azienda di San Donnino, alla presenza dei sindacati confederali. Un percorso a tappe che in un clima di rispetto reciproco, responsabilità ed atteggiamento costruttivo, concretizza gli impegni assunti dalle parti che firmarono l’accordo in Prefettura. Un percorso che viene disturbato e negativamente condizionato dai blocchi illegali che da troppi giorni vengono perpetrati da un’organizzazione che nulla ha a che fare con tale percorso e che, ponendosi al di fuori della legalità, non è riconosciuta né riconoscibile'
Così, in una nota, i vertici Italpizza da un lato ribadiscono la volontà di escludere e non riconoscere la rappresentatività dei Si Cobas nel confronto in atto e dall'altro il tentativo di proseguire il confronto stesso con le due cooperative dei circa 900 lavoratori che operano all'interno dell'azienda e con tutte le rappresentanze sindacali, sulla base degli impegni assunti in Prefettura nell'incontro del gennaio scorso, convocato per verificare il rispetto degli accordi assunti dalle cooperative, l'azienda ed i Si Cobas nell'incontro del dicembre.
Nuovo tavolo, quello di gennaio, convocato dal Prefetto a seguito della nuova mobilitazioneSi Cobas davanti ai cancelli dell'azienda, e al quale parteciparano tutti i soggetti coinvolti, Si Cobas compresi: dall'azienda, alle rappresentanze sindacali confederali ai rappresentanti delle cooperative Cofamo ed Evologica.
Queste ultime si impegnarono al pieno reintegro dei lavoratori in parte licenziati e in parte delocalizzati e, sul fronte sindacale, espressero l'intenzione di allargare l'accordo preliminare sancito da azienda, cooperative di lavoratori e la UIL, alle altre rappresentanze sindacali confederali, Cisl e Cgil. Queste ultime si riunirono il 6 febbraio. La CGIL rifiutò di accettare una piattaforma già definita in via diretta e quasi esclusiva con la UIL (e basata sull'applicazione del contratto unico multiservizi che la CGIL ha disconosciuto), e propose un passo indietro a tutti, ripartendo 'ad armi pari' con un accordo riguardante tutti i lavoratori e basato sull'applicazione dei contratti nazionali per le differenti mansioni (alimentaristi con manipolazione pasta, logistica e trasporti).
L'8 febbraio, due giorni dopo, viene formalizzato l'accordo tra Italpizza, la cooperativa Evologica e la UIL. Da qui la decisione della CGIL (declinata nelle singole ed interne rappresentanze di categoria Flai, Filcams e Filt), prima di formalizzare, il 26 febbraio, a Confindustria e alle cooperative Evologica e Cofamo la propria proposta di dialogo e, in mancanza di risposta, di declinare l'invito al tavolo Confindustria fissato il 7 marzo. Il primo dei tre incontri comunicati dalla società di cui i prossimi fissati il 19 ed il 26 marzo. Ai quali, senza una risposta alla propria proposta, la CGIL continuerà a non esserci.
'Il 19 Marzo - specifica l'azienda - in un nuovo incontro fissato presso la sede modenese di Confindustria-Emilia, i temi verranno estesi alle due cooperative appaltatrici, Cofamo ed Evologica, chiamate a presentare e condividere con l’azienda i rispettivi piani di sviluppo. All’incontro - conclude l'azienda - parteciperanno anche le segreterie provinciali coinvolte perché i temi affrontati riguarderanno tutte le categorie lavorative'
'Successivo step, già calendarizzato, il 26 del mese quando, oltre ad Italpizza, cooperative e rappresentanti di Confindustria-Emilia, siederanno al tavolo le segreterie provinciali di categoria, alimentaristi, logistica e multiservizi, dei confederali. Sul tavolo del confronto saranno ancora una volta i temi che, senza dimenticare i fatti recenti ed attuali, guardano alla definizione di un piano programmatico e di sviluppo pluriennale capace di combinare le relazioni sindacali, lungo un orizzonte duraturo e costruttivo, con gli elementi di una crescita aziendale possibile, oltre che auspicabile per il territorio'
Gi.Ga.