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Lavoro, rispetto dell’ambiente, giustizia sociale e crescita economica. Assi portanti ed obiettivi dell'essere e dell'agire cooperativo, che nella sfida dei tempi attuali, data certamente dalla crisi economica ma anche da trasformazioni sociali tanto veloci quanto epocali, rischiano di trasformare quegli stessi concetti e quegli stessi obiettivi in criticità e, di conseguenza, in un nuove sfide da affrontare. E' lo stesso Presidente Legacoop Andrea Benini, fresco di conferma alla carica più alta e più rappresentativa a ricordare, nel suo discorso di apertura del primo congresso provinciale Legacoop dopo l'unione delle tre centrali cooperative tra Modena e Ferrara, come i valori ed i principi fondanti della cooperazione che Benini ricorda anche attraverso il ricordo di Ivano Barberini, siano da rinnovare e rifondare ogni giorno e per il futuro.
'Perchè i problemi ci sono e non vanno nascosti.
Benini lo sa e lo dice non nascondendo i problemi legati alla concorrenza sempre più aggressiva in un contesto di consumi a crescita zero, poi le problematiche legati al salario degli addetti delle cooperative della grande distribuzione alimentari dove alcuni asset vengono venduti e dove ha assunto livelli senza precedenti il tema degli esuberi. Poi c'è il tema della legalità, che anche a causa di una deregulation legislativa ha esposto l'intero settore a rischi importanti. Qui Benini richiama l'attenzione del governo sulla necessità di approvare la proposta di legge contro le cooperative spurie che da anni giace in parlamento.
Ad ascoltarlo nella relazione introduttiva alla parte pubblica del congresso i rappresentanti di 350 tra rappresentanti di imprese associate, dalle più piccole ai colossi come CMB e Abitcoop.
Insieme in prima fila, al sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli, al candidato sindaco Stefano Prampolini ed i segretari regionale e provinciale del PD Calvano e Fava.
'Ai nostri amministratori locali - afferma Benini - lanciamo tre macroproposte: fare insieme alle forze economiche e sociali un patto per lo sviluppo sostenibile, impostando una programmazione strategica da qui al 2030 basata sugli obiettivi comuni dell'agenda Onu; mettere il lavoro al centro dell'azione amministrativa; creare connessioni tra Ferrara, Modena e i territori circostanti'
Presente, e intervenuto, anche il presidente nazionale Legacoop Mauro Lusetti. Dai vertici dell’associazione cooperativa nessuna critica agli ultimi provvedimenti del governo in materia fiscale ed economica. Unica critica rispetto alla condanna del sistema cooperativo nella gestione dei migranti, ma ciò detto ci si ferma ad un invito all'esecutivo (di cui Lusetti apprezza anche le riforme in campo sociale e fiscale), a mettere in campo ora misure strutturali, necessarie per affrontare una fase di recessione.
Oggi le cooperative della galassia Legacoop Estense, contano poco meno di 500 mila soci, valgono poco piu' dell'1% di imprese ma creano il 10% dei posti di lavoro, di cui oltre il 50% ricoperti da donne e l'84% a tempo indeterminato.
La nomina degli organi direttivi e della presidenza
In mattinata la seduta riservata ai delegati ha nominato gli organi direttivi: sono stati confermati Andrea Benini, nel ruolo di presidente e direttore, e Francesca Federzoni, come vicepresidente. La novita' e' l'inserimento di un ulteriore vicepresidente, che affianchera' nelle funzioni di rappresentanza Benini, Federzoni e i due coordinatori territoriali, Chiara Bertelli per Ferrara e Marcello Cappi per Modena: e' stato scelto Enrico Manni, modenese agrotecnico classe 1984, socio e consigliere delegato Bonlatte, consigliere Progeo, vicepresidente Granterre. Intanto, Benini ha scandito dal palco che 'il manifesto cooperativo per il futuro del paese si struttura attorno a cinque pilastri: lavoro, sostenibilita', legalita', innovazione e welfare'.
Gi.Ga.