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Protesta lunedì mattina dei manutentori degli impianti e degli immobili del Policlinico di Modena per il cambio appalto che - afferma la CGIL - non garantisce loro l’applicazione del contratto nazionale metalmeccanici.
Dalle ore 11 alle 12.30 le tute blu shanno incrociato le braccia e si sono disposte in fila indiana nell’area che affianca il portico per l’accesso all’ingresso n.1 dell’ospedale.
Insieme ai manutentori, presenti anche altri lavoratori rappresentanti delle molteplici attività del Policlinico: muratori, operatori sanitari, addette alle pulizie, lavoratori dei trasporti-logistica, dei servizi di lavanderia, a dimostrare che le problematiche dei cambi appalto interessano tanti lavoratori coinvolti nei servizi.
'I circa 20 manutentori della Gi-One, con l’ennesimo cambio di appalto dal 1° luglio 2020 - spiega la CGIL - si sono visti negare l’applicazione del Ccnl metalmeccanici che gli è sempre stato riconosciuto da 20 anni a questa parte.
I lavoratori non hanno accettato di perdere ulteriori diritti acquisiti negli anni, per questo la Fiom Cgil non ha sottoscritto l’accordo per il passaggio dei lavoratori da Gi-One alla nuova appaltatrice Rekeep.
Questa vicenda ha portato alla perdita di lavoratori altamente qualificati ed esperti, sostituiti da nuove squadre con il rischio di rendere complesso il buon funzionamento di tutti gli impianti del Policlinico, anche i più delicati e dedicati all’emergenza.
La regolamentazione del sistema degli appalti rappresenta l’unico strumento per garantire i diritti dei lavoratori e servizi di qualità all’utenza. I cambi di appalto devono essere trattati alla stregua di una cessione di ramo di impresa con il passaggio dei lavoratori da un’azienda all’altra senza soluzione di continuità e non determinare ogni volta perdita di diritti per i lavoratori'
Redazione Pressa
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