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“Le parole che la presidente Elisabetta Alberti Casellati ha pronunciato su Giulio Andreotti in occasione della presentazione del libro di Massimo Franco sono un pugno in faccia a tutte le vittime di mafia e a tutti gli italiani onesti che ancora credono nelle istituzioni”. E’ quanto afferma il senatore modenese Gabriele Lanzi (M5S) commentando le parole della presidente del Senato su Giulio Andreotti.
“Ovviamente non nelle istituzioni come intese dalla presidente Casellati. Istituzioni che per decenni hanno fatto accordi con la mafia, cosa comprovata da evidenze certe. Ma ancor più grave è che di queste prove la seconda carica dello stato pare non ricordarsene. Se c’è una verità è quella dei giudici che hanno confermato la colpevolezza di Andreotti per i suoi rapporti con la mafia prima del 1980 e che lui fu salvato solo grazie alla prescrizione.
Dovevano passare quarant’anni e arrivare il Movimento 5 Stelle in Parlamento per eliminare la prescrizione per tutti gli Andreotti e i Berlusconi futuri - continua Lan zi -. Andreotti è stato il perfetto esempio del politico da prima repubblica. Il potere racchiuso nelle mani di pochi uomini che per decenni hanno tirato le fila della politica e della vita degli italiani. Potere gestito anche rapportandosi con criminali e mafiosi. Concludo con una speranza che è una certezza: è proprio quella obiettività storica a cui si appella la Casellati per santificare Andreotti che invece lo ha condannato moralmente e che ci ha permesso di far chiarezza su una delle pagine più buie dell politica italiana. Pagine che, come italiani, non vorremmo mai aver scritto”.
Redazione Pressa
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