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“A volte basta avere l’umiltà di copiare esperienze positive presenti in realtà vicinissime per migliorare la vivibilità e la sicurezza di tutti. E’ il caso del progetto Taxi anch’io attivo da 10 anni nel Comune di Carpi. Un trasporto pensato per i giovani dai 15 ai 29 anni che il sabato notte si muovono in città per raggiungere i locali notturni. Dalle 22 del sabato sera alle 4 della domenica mattina, indipendentemente dai chilometri percorsi e dal numero di passeggeri, una corsa in taxi costa infatti solo 4 euro. Un servizio, che al Comune di Carpi costa poco meno di 10mila euro all’anno, e che unisce sostenibilità ambientale e sicurezza dei giovani. Un servizio che, nonostante le proposte avanzate negli anni, non è mai stato introdotto a Modena dove sono presenti 85 taxisti, molti provvisti di mezzi ibridi elettrici, che potrebbero essere disponibili a questo servizio e che consentirebbe, in sinergia con il Comune, di offrire un servizio prezioso dedicato ai nostri giovani per la loro mobilità sicura”.
Così Modena Ora torna sul tema dell’accesso al centro di Modena e della mobilità sostenibile.
“In generale la valorizzazione del servizio Taxi a Modena è fondamentale per migliorare l’accessibilità al centro storico e non solo” – continua Cinzia Franchini insieme ad Antonio Altiero, figura storica dei tassisti modenesi, già Presidente della categoria e attuale amministratore consortile, che ha deciso di impegnarsi nella lista Modena Ora.
“Purtroppo alcune scelte operate non hanno tenuto conto dell’importanza del servizio taxi: ricordiamo lo spostamento del posteggio da Corso Duomo a Piazza Matteotti imposto dalla amministrazione comunale che ha impattato negativamente sui tassisti e, soprattutto, sui clienti che un tempo potevano attendere sotto i portici il loro turno per salire a bordo dei taxi. Ma ricordiamo anche come la pedonalizzazione di Piazza Roma abbia comportato l’esclusione del transito anche per i taxi: una esclusione paradossale soprattutto perché viene permessa agli autobus, mezzi notevolmente più impattanti.
Senza considerare le tante proposte mai accolte: ingresso solo in alcuni casi in piazza Roma per trasporto di persone anziane o donne incinta, ingresso limitato alle ore notturne, eliminazione dei taxi dalla black list della telecamera che rileva gli accessi non consentiti per evitare, come è realmente successo, che un tassista fosse multato per essersi fermato sulla corsia per scaricare una cliente disabile. E ancora: creazione di un posteggio in Largo san Domenico per il carico e scarico dei clienti diretti in piazza Roma o l’utilizzo della corsia preferenziale di San Domenico – chiudono Antonio Altiero e Cinzia Franchini -. Da evidenziare, come la realizzazione del nuovo Pronto soccorso di via Campi non abbia previsto un percorso preferenziale interno per i taxi posteggiati al posteggio del vecchio Pronto soccorso che in tal modo, i tassisti quando vengono chiamati dai clienti al nuovo Pronto soccorso, devono uscire dal Policlinico e percorrere Via Emilia est, comportando un aggravio del costo della corsa per il cliente. Per finire, a tutt’oggi la categoria non sa se il restyling di Porta Nord prevederà il mantenimento dei due stalli del posteggio taxi”.