Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
'L'evento organizzato sabato sera a Modena al quale ha presenziato anche il primo cittadino Muzzarelli (qui l'articolo), mostra che le regole sul green pass imposte dal Governo centrale sono fragili e contraddittorie e disorientano i cittadini, persino il signor sindaco e il signor Galvani. Va ricordato che l’ordinanza del ministero della salute del 22 giugno 2021 prevede la cessazione dell’obbligo di usare la mascherina all’aperto fatta eccezione per le situazioni in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o si configurino assembramenti o affollamenti, nonché in presenza di soggetti con conosciuta connotazione di alterata funzionalità del sistema immunitario. Mi sembra chiaro dalle immagini che sono circolate della serata in questione, che il signor Galvani il distanziamento non è riuscito a garantirlo e va aggiunto che le, pur meritorie, attività benefiche non sono esentate dalle norme anti Covid'.
A intervenire su quanto accaduto sabato sera in centro a Modena è Elisa Rossini, consigliere comunale ed esponente del Popolo della Famiglia.
'Da notare come la disposizione del 22 giugno non sia venuta meno con il decreto legge n. 125 del 23 luglio che ha ampliato l’uso del green pass: anche chi è in possesso del green pass è dunque tenuto ad indossare la mascherina laddove si presentino situazioni come quelle indicate dall’ordinanza - continua Elisa Rossini -. Questo il signor sindaco lo sa bene perché nel giorno della commemorazione di Pavarotti era presente in Piazza Grande alla rappresentazione dell’opera di Rossini e in quel caso, nonostante l’accesso con il green pass e il fatto che alla rappresentazione si assisteva seduti e distanziati, dalla vigilanza - presente numerosa - , è stato imposto l’uso della mascherina anche al sindaco che l'ha indossatata per tutto il tempo come del resto hano fatto tutti i presenti.
Così credo sia accaduto ad esempio per il cinema all’aperto in piazza Roma questa estate. Quindi abbiamo situazioni di controllo (a volte quasi maniacale), e situazioni fuori controllo, come quella a cui ha partecipato anche il sindaco sabato che poi si ripetono puntualmente nella movida cittadina. È chiaro che il green pass all’italiana è una misura introdotta all’unico scopo di incentivare l’uso dei vaccini ma proprio per questo dovrebbe essere limitata nel tempo, altrimenti si crea questa confusione e disorientamento di cui sono state vittime evidenti anche il sindaco e il signor Galvani'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>