“Dal 1997 abbiamo cercato di parlare di questo angolo di storia con i primi volantinaggi davanti alle scuole nell’indifferenza generale, passando per il 2000 con la presentazione della prima mozione in circoscrizione per la richiesta di realizzare un monumento alle vittime delle foibe e agli esuli istriano-giuliano - dalmati, e dal 2002 con intitolazione quasi clandestina a Modena di Via Martiri delle foibe. Ricordando il 2005 e 2006 quando protestammo contro una mostra del comune vergognosa giustificazionista e il sindaco si rifiutò di deporre una corona di fiori in via martiri delle foibe. Adesso anche le istituzioni modenesi hanno iniziato a dare a questa pagina di storia l’importanza che merita” - conclude Michele Barcaiuolo segretario regionale di Fdi.
Attorno alla barbarie delle foibe, per decenni la storiografia è stata attraversata dai virus ideologici del negazionismo e riduzionismo - chiude la deputata di Fratelli d’Italia, Ylenja Lucaselli -. Negli ultimi anni sono stati compiuti molti passi avanti, e l’impegno di tutti, da chi è impegnato nelle istituzioni a qualsiasi livello, fino alle scuole ed università, senza tralasciare il mondo dell’informazione, deve essere teso a far sì che le generazioni più giovani possano conquistare una piena identità nazionale. E questo è possibile soltanto con la reale contezza delle grandi tragedie italiane. Tutte”.
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>