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Continua la campagna elettorale del candidato sindaco della Lega Stefano Prampolini in stile-Salvini. Sui social Prampolini imita il modello di Salvini (una sorta di franchising del brand Lega): una volta si fa fotografare sulla moto, un'altra con l'uovo di Pasqua, una terza con la tavola imbandita e lo spot a una nota marca di vino. Manca solo la Nutella. La copia di Salvini con fazzoletto al taschino.
Intanto sabato il Carroccio sarà nuovamente in viale Gramsci con il gazebo per puntare ancora sull'allarme sicurezza nella zona del parco. 'I cittadini di quel quartiere stanno pagando sulla propria pelle le passate e presenti politiche immigrazioniste pseudo-umanitarie piddine, che anziché “integrazione” hanno creato una situazione di illegalità quotidiana nel parco XXII Aprile, dove come ormai noto a tutti che la mafia nigeriana usa i tanto decantati “migranti” o “rifugiati” per spacciare tutte le tipologie di droga oggi presenti sul mercato internazionale (compresa la nuova e potente droga “shaboo”), mentre l’ex mercato ortofrutticolo e il condominio Erre Nord sono diventati i simboli del degrado urbano - scrive il Carroccio -.
La recente cronaca locale ha inoltre portato all’attenzione dei modenesi il fenomeno dei cosiddetti negozi “etnici” gestiti sempre da commercianti di origine africana (nei casi di viale Gramsci e via Piave per la precisione ghanese); negozi che, oltre a essere diventati dei punti di ritrovo frequente o bivacco di loro connazionali dediti all’ozio, all’abuso di alcool o al disturbo della quiete pubblica, non sono in regola con la normativa in materia di igiene alimentare. Le sanzioni amministrative e le sospensioni all’esercizio dell’attività che vengono comminate a seguito dei controlli risultano vanificate dal fatto che i negozi in questione riaprono dopo pochi giorni sotto un’altra ragione sociale o partita IVA: il gestore tuttavia è lo stesso e con esso le identiche problematiche di prima, come dimostra appunto il caso di viale Gramsci, oggetto da quanto abbiamo appreso ieri di un ennesimo esposto al Comune da parte di un membro del comitato del quartiere.
Occorrono controlli più penetranti e incisivi da parte dell’amministrazione locale (in particolare dell’assessore competente e del sindaco, che ricordiamo essere autorità locale di pubblica sicurezza) e una costante attività di raccordo con le Forze dell’Ordine e il Prefetto, senza trincerarsi dietro le regole burocratiche o, se sollecitati, ribattere che non vi sono state (formali) violazioni delle regole amministrative (è appunto il caso del pubblico esercizio di Viale Gramsci). In altre parole occorre la volontà politica di mettere la sicurezza tra i primi punti della buona amministrazione locale, volontà che è assente nel ricandidato sindaco Giancarlo Muzzarell'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>