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“Il danno è già qui ed è ora, per tutti i cittadini dei nove Comuni. Di questo dovranno tener conto nelle proprie scelte insieme gli otto Comuni dell’Unione che andrà avanti, per minimizzare i danni e gettare le basi per il futuro”.
'Il capogruppo Liste civiche – Pd nel Consiglio dell’Unione dei Comuni dell’Area Nord Paolo Negro disegna e sintetizza così il quadro di azione dei prossimi mesi dei nove Comuni e le conseguenze per i cittadini della scelta dell’Amministrazione leghista di Mirandola di uscire dall’Ucman'
“Siamo quindi giunti, con la terza votazione, al ‘capolinea’ della scelta della maggioranza leghista di portare Mirandola fuori dall’Unione dei Comuni' - prosegue Greco
'Il senso di fondo del ragionamento della maggioranza leghista é: non rompeteci le scatole con questa storia dell’analisi costi/benefici, con questa storia della partecipazione, la nostra è una scelta politica, abbiamo ricevuto il voto degli elettori per cambiare e cambiamo.
Che dire? Certo, il Comune di Mirandola è libero di fare le proprie scelte politiche e giudicheranno gli elettori mirandolesi quando saranno chiamati a farlo. Ma le conseguenze del loro 'esperimento' non sono un fatto politico personale di Golinelli e Greco.
La politica, come ci ha spiegato Max Weber, non è solo 'etica della convinzione' ma anche ‘etica della responsabilità’: non può perdere mai di vista le conseguenze dell’agire. Per questo, sul piano delle conseguenze già in atto, un giudizio possiamo darlo, così come possono già darlo tutti i cittadini, mirandolesi e non: é politicamente irresponsabile e dannoso che i nove sindaci e la struttura amministrativa dei nostri nove Comuni debbano dedicare le proprie energie per i prossimi mesi non alla crisi in corso ma a gestire le conseguenze di questo ‘esperimento mirandolese’, dalla spartizione del personale dell’Unione alla radicale riorganizzazione di tutti i servizi.
E’ politicamente irresponsabile che nei prossimi mesi tutte le forze non siano dedicate a gestire le difficoltà e le incertezze collegate alla riapertura delle scuole, le pesantissime conseguenze sociali delle crisi economica in cui stiamo entrando (l’Unione, ricordo, ha la delega di tutto il settore sociale dei Comuni) e la totale incertezza dell’andamento delle entrate e delle uscite di tutti e nove i Comuni, senza contare l’incertezza delle condizioni della finanza pubblica nazionale. Tutto questo è irresponsabile. Il danno è già qui ed è ora, per tutti i cittadini dei nove Comuni. Di questo dovranno tener conto nelle proprie scelte insieme gli otto Comuni dell’Unione che andrà avanti, per minimizzare i danni e gettare le basi per il futuro.”.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>