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Museo del Corni ancora invisibile, ma una soluzione è alle porte

Museo del Corni ancora invisibile, ma una soluzione è alle porte

Si è impegnata a darla all'Associazione Amici del Corni, l'assessore al Patrimonio Giulio Guerzoni in risposta ad una interrogazione di Piergiulio Giacobazzi


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'Non è immediato trovare uno spazio o una porzione di immobile in grado di ospitare l’associazione Amici del Corni e i relativi macchinari, ma gli Uffici del servizio Patrimonio sono al lavoro su questo e, a seguito di verifiche in corso, convocheranno l’associazione per sottoporle qualche opzione individuata su proprietà comunale'.Lo ha detto l’assessore al Patrimonio Giulio Guerzoni nell'ultima seduta del Consiglio comunale di lunedì 27 ottobre rispondendo all’interrogazione del consigliere Piergiulio Giacobazzi (FI) sulla situazione dell’associazione Amici del Corni e relativo museo.
Il consigliere ha ricordato che l’associazione, ad agosto 2023 ha dovuto liberare i locali utilizzati all’interno della scuola per consentire i lavori di ristrutturazione, che Comune e Provincia hanno garantito sostegno nel reperire nuovi spazi e, in sede di presentazione in Commissione comunale del progetto Ago– Modena Fabbriche Culturali, era stata data la disponibilità eventualmente anche di spazi all’interno del nuovo contenitore, ma che “a oggi nessuna soluzione logistica definitiva e idonea pare essere stata realmente proposta all’Associazione”. Giacobazzi ha quindi domandato se sono “già state prese in considerazione soluzioni logistiche definitive e idonee da sottoporre all’Associazione e, in caso affermativo, quali e con quali tempi di trasferimento anche per garantire la prosecuzione dell’attività della stessa” o,
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viceversa, quali possono eventualmente essere soluzioni da valutare e con quali tempistiche.“L’Amministrazione comunale – ha precisato l’assessore Guerzoni – è sempre stata disponibile a trovare una soluzione e, nel corso di questa nuova consiliatura, ha più volte dialogato con l’associazione e con la Provincia per immaginare e costruire insieme una soluzione non più precaria e temporanea”.
L’assessore ha espresso condivisione sulla centralità dell'istituto rispetto alla vita della città, in quanto riferimento certo per la filiera della formazione secondaria superiore. “Il Comune – ha chiarito – riconosce da tanto tempo l'importanza culturale dell'associazione Amici del Corni con cui c’è sempre stato un positivo dialogo e già con delibera di Giunta del 2016 aveva approvato una convenzione di durata decennale con l’associazione e con l’Itis Corni con la quale il Comune si è presa l’impegno, qualora l'Associazione Amici del Corni dovesse sciogliersi, a prendere in carico i macchinari/attrezzature di proprietà dell'associazione, trovando locali idonei per la loro custodia, per evitare che il patrimonio tecnico-scientifico si disperda”.Guerzoni ha quindi ricordato che, nell’estate del 2023, a fronte di una necessità urgente di trasloco, l’Amministrazione si era attivata per aiutare l’associazione Amici del Corni a trovare una nuova locazione per le attrezzature storiche: “Fu individuato lo spazio Ex Mata di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti, che si rese disponibile in considerazione anche del fatto che il locale era vuoto”.
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Il Comune ha quindi approvato il comodato d'uso con Cdp Immobiliare srl di parte del Compendio Immobiliare denominato ex Manifattura Tabacchi accollandosi le spese di gestione e manutenzione ordinaria, situazione che persiste ancora oggi ma che non rappresenta la soluzione definitiva e strutturale, perché la proprietà potrebbe essere interessata a rientrare in possesso dello spazio e perché dalla stessa associazione non è mai stato considerato funzionale al 100 per cento. Nonostante questo, ha riportato l’assessore, “Comune e Provincia si sono anche confrontate con Cdp per capire se lo spazio all’ex Manifattura può essere oggetto di acquisto per l’Associazione, abbandonando quindi la precarietà della locazione. Per quanto riguarda, infine, l’opzione richiamata dal consigliere in merito agli spazi ex Sant’Agostino – ha aggiunto – non ho aggiornamenti e non posso esprimermi direttamente in quanto non sono spazi di proprietà dell’Amministrazione comunale ma della Fondazione di Modena. Sono certo che nei confronti dell’associazione Amici del Corni non vi siano assolutamente problemi – ha precisato l’assessore – ma la pianificazione delle funzioni culturali dentro al Sant’Agostino sarà oggetto di una
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riflessione ampia e profonda, con indirizzi coerenti a quanto la Fondazione Ago Fabbriche Culturali deciderà di perseguire”.Aprendo il breve dibattito, a seguito della trasformazione dell’interrogazione in interpellanza, Gianluca Fanti (Pd) ha sottolineato “lo straordinario valore del lavoro che da oltre 25 anni l’Associazione Amici del Corni svolge per valorizzare la cultura tecnico-professionale che ha contribuito alla fortuna economica e sociale di Modena”. Il consigliere ha ricordato che “le macchine storiche restaurate rappresentano il più grande archivio materiale della storia cittadina” e che occorre “trovare locali idonei per restituire loro una funzione museale”, apprezzando l’impegno del Comune nel cercare soluzioni.Dal canto suo, l’interrogante Giacobazzi si è detto “soddisfatto della risposta ricevuta”, sottolineando che “l’associazione sta a cuore a molti, dentro e fuori la scuola”, richiamando “la necessità di individuare uno spazio definitivo, dopo anni di soluzioni provvisorie”, auspicando che “Comune e Provincia continuino a collaborare per dare una sede stabile all’associazione”.
Concludendo il confronto, l’assessore Guerzoni ha spiegato che “trovare una sede adeguata significa conciliare diversi piani: formale, economico, logistico e fattuale”, chiarendo che “un conto è trovare un ufficio, un altro è trovare uno spazio da 300-500 metri quadrati, possibilmente piano terra, con accesso per carico e scarico, e idoneo al funzionamento delle macchine”. L’assessore ha comunque ribadito “la disponibilità totale dell’amministrazione a collaborare con l’associazione”, annunciando che “sono al vaglio due o tre ipotesi interne al patrimonio comunale,”.
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Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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