
Il paradosso si consuma sul piano delle scelte amministrative. L’attuale proprietà dell’ex Borsa Merci aveva presentato un progetto di riqualificazione, poi bocciato dalla giunta Mezzetti sulla base dei parametri stabiliti dal nuovo avviso pubblico comunale. L’intervento è così entrato nell’elenco dei 19 progetti esclusi e che successivamente con il nuovo avviso pubblico non è stato ripresentato. Senza entrare nel merito delle decisioni politiche e tecniche della nuova amministrazione, resta però un dato di fatto: alla bocciatura del progetto non è seguita alcuna alternativa concreta.

Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. In un’area che sull'asse di via Canaletto Sud è stata riqualificata, quello stabile rimane una ferita sociale ed urbana aperta e chissà per quanto tempo ancora, visto che è l'unica proposta progettuale da parte della proprietà si è scontrata con veti e vincoli della nuova amministrazione. Un cortocircuito che rischia di aggravarsi nel tempo, perché l’assenza di una prospettiva di recupero condanna l’ex Borsa Merci a rimanere un problema irrisolto, con ricadute pesantissime sulla qualità della vita, sul decoro e sulla sicurezza di un quartiere che, proprio a seguito della riqualificazione arrivata grazie ai finanziamenti nazionali legate al bando periferie, doveva voltare pagina anche sotto il profilo del degrado e della sicurezza.
Gi.Ga.

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