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Hanno mostrato articoli di giornale (compreso quello scritto in giornata, sul caso, da La Pressa), hanno filmato col telefono, in 'presa diretta', lo spaccio di droga ed il via vai di pusher delle 19,30 (che nemmeno fossero le 2 di notte), e hanno dimostrato tutta la loro indignazione rispetto al servizio messo in onda su Rai Tre (nel corso del programma Presa Diretta), teso a descrivere una realtà dove è bello vivere, in tranquillità e serenità anche con bambini; la realtà dell'R-nord, da più di dieci anni a questa parte conosciuto non per caso come hotel eroina, dove gli investimenti pubblici del Comune (finanziati anche dalla Regione), da più di 20 milioni di euro sono stati fagocitati soprattutto per l'acquisto e in parte per la ristrutturazione di almeno la metà dei 270 appartamenti occupati oggi per l'85% da stranieri per lo più africani.
Una realtà dalla quale, nonostante gli investimenti pubblici, le attività commerciali private sono scappate tutte e dove solo la Coop, grazie ad uno dei tanti accordi col Comune, ha avuto la possibilità di ristrutturare il supermercato e la galleria. Più luminosa di ieri, certo, ma che oggi come ieri ospita prostitute alla sera, bivaccchi e diventa rifugio per spacciatori in fuga dalla vicina (dall'altre parte della strada Canaletto), viale Gramsci. Una galleria che dalla parte opposta a quella luminosa della coop immette in zona buia e non ristrutturata. In quella che insieme a viale Gramsci e al parco XX aprile, forma il triangolo dello spaccio e del degrado più tristemente famoso di Modena. E quando i cittadini hanno visto su Rai 3, la tv di Stato, alimentata dal canone, che tutta quella realtà era di fatto nascosta, rimossa, a favore dell'idillio R-Nord descritto dai Rai Tre, si sono dati appuntamento su FB e poi all'inizio di viale Gramsci per mostrare tutta la loro indignazione.
Mostrando la verità dei fatti che già alle 19,30 registrava una realtà tutt'altro che idilliaca. 'E' un servizio scorretto e vergognoso che offende la verità e la realtà dei fatti, quello che hanno fatto. Ci viene descritta una realtà dove i problemi non ci sono più, dei quali si parla solo al passato, dove il comune ha risolto tutti i problemi. Noi, a differenza della troupe di Rai Tre, pagata con i soldi pubblici, che se ne è andata senza nemmeno parlare con i residenti della zona, qua ci siamo tutti giorni e adesso siamo qui per dire che siamo stanchi di essere presi in giro'. E mentre Mattia, uno degli ideatori di questo improvvisato incontro parla, i pusher in bicicletta passano velocemente, col telefono in mano. Chi corre verso i clienti, chi con lo smartphone all'orecchio fa da vedetta e chi cerca la roba tra i cespugli dopo averla gettata al passaggio della Polizia. Tutto in 'presa diretta'. 'Con questa roba Rai 3 - affermano - si merita il tapiro d'oro di Striscia la notizia. Ovviamente in 'presa diretta'
Nel fermo immagine di primo piano un cittadino tiene in mano la stampa dell'articolo de La Pressa sul caso R-nord