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Cantiere bloccato Divisione Acqui, via libera alla vendita al grezzo

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Piccolo passo avanti per una ventina di famiglie che avevano già versato acconti per 20 appartamenti della palazzina Cohousing. Il Commissario potrà procedere


Cantiere bloccato Divisione Acqui, via libera alla vendita al grezzo
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L’ipotesi di alienare allo stato grezzo nel quale si trova ed stata abbandonata da almeno due anni la palazzina da 20 apparrtamenti in costruzione in via Divisione Acqui a Modena, per la realizzazione di un immobile in regime di Cohousing, sta diventando realtà. Dopo un incubo durato anni, iniziato nel 2014 con il si al permesso a costruire concesso alla Cooperativa Edificatrice Modena Casa, per le 20 famiglie che hanno già versato acconti e smosso mutui con le banche per 4 milioni di euro, potrebbe essere giustificato un primo sospiro di sollievo. La vicenda è ancora tutta in salita e la fine è ancora lontana, ma qualcosa si muove.

Il possibile sblocco è contenuto nero su bianco nella determina comunale con cui la scorsa settimana è stato dato il via libera al commissario governativo, ad alienare allo stato grezzo le unità immobiliari, concedendo così ai proprietari, di entrare fisicamente in possesso del proprio immobile.

Così come richiesto al commissario dagli stessi soci acquirenti in due incontri dell’ottobre e del novembre scorso.

Unica soluzione parsa allora l'unica possibile per sperare nello sblocco di una situazione degenerata nel momento in cui anche il Comune verificò, nel gennaio 2018, a due anni dal'inizio dei lavori, la totale e prolungata assenza di attività nei cantieri delle ditte costruttrici facenti capo all’appalto vinto dalla Cooperativa Edificatrice Modena Casa. Seguita alla descrizione, sempre da parte del comune, di una situazione 'non chiara' rispetto alla cooperativa.

Quel cantiere fermo e le ragioni alla base diventarono un caso. La Pressa se ne occupò a più riprese, soprattutto in relazione ad alcuni eventi che interessarono contestualmente persone legate alla cooperativa

 Quel progetto innovativo, istruito dalla Giunta Pighi ed il cui iter formale è stato finalizzato da quella guidata da Giancarlo Muzzarelli, e che avrebbe dovuto vedere nascere un comparto residenziale connotato dalla presenza di una serie di spazi utili a “vivere in comune” (un deposito biciclette usato anche come officina in cui imparare a fare piccole riparazioni; un locale aperto alla città destinato ad ospitare le attività di un Gruppo di acquisto solidale (Gas); una “sala condominiale della meditazione”, per la lettura e lo scambio di libri; una camera per gli ospiti utilizzabile a rotazione dai residenti per accogliere persone esterne o una collaboratrice condominiale; aree cortilive usate per aree gioco per i bambini), da fiore all'occhiello delle nuove modalità abitative dell'Amministrazione comunale, si stava trasformando nel suo contrario, in un modello negativo che replicava ancora una volta dinamiche non chiare. In un sistema, che anche sotto il profilo dei controlli (passarono molti mesi e molte denunce prima che il comune di muovesse), sull'appalto aveva generato contestazioni ed interrogativi.

Il caso scoppiò, pur senza deflagrare,  anche a livello politico, tanto da portare il Comune, a procedere con la sospensione dei permessi a costruire e alla richiesta, nel maggio del 2018, al Ministero dello Sviluppo economico, di nomina di un Commissario, concessa poco dopo. Da qui, al netto di polemiche e della cronaca legata all’occupazione abusiva del cantiere da parte di senza fissa dimora, l’avvio delle procedura che nei mesi scorsi, tra centinaia di carte bollate e protocollate, ha portato alle condizioni per chiedere ed ottenere modifica della convenzione stipulata nel maggio del 2016 tra soci e la cooperativa, per potere entrare in possesso delle unità immobiliari. Passaggio fondamentale formalizzato nelle determina comunale del 26 giugno con il quale il commissario potrà ora  procedere all’alienazione allo stato grezzo tutte le unità. Che potrannno entrare in possesso dei proprietari e che, congelate e bloccate le precedenti procedure, potranno procedere con l'ultimazione dei lavori e finalmente sperare di potere entrare ed abitare nei loro immobili. Dando conclusione diversa ad un progetto che sarà per forza snaturato rispetto alle sue origine e che contestualmente non risponde ai tanti interrogativi emersi sul piano politico ed amministrativo e, a questo livello, tutt'altro che chiusa.

Gi.Ga.


Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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