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Se i dissidi di coppia e la rabbia dell’uomo lasciato otto mesi fa fossero stati oggetto di denuncia forse la tragedia si poteva evitare. Le parole del capo della squadra mobile di Modena Salvatore Blasco confermano l’importanza della denuncia di episodi di violenza, prima che questi sfocino in tragedia. Un tema delicato che l'ultimo efferato delitto registrato a Modena ha portato alla ribalta. Un delitto maturato dalla profonda rabbia generata dal non accettare la decisione della donna di lasciarlo.
Questa la causa che avrebbe armato la mano dell’uomo capace di uccidere con premeditazione la madre dei propri figli. In un epilogo, tragico, che si ripete e che ha messo nuovamente Modena al centro di quella lunga scia di delitti registrati in Italia e maturati all’interno di contesti familiari con coppie, spesso anche genitoriali, che scoppiano.
Coppie in cui è spesso, anzi quasi sempre la donna a scegliere di dire basta. Un basta che che l’uomo non riesce ad accettare, insieme alla consapevolezza di un altra vita possibile. Maturando un rabbia che si esprime prima in mille dissidi. Quelli che i residenti di via Puccini avevano spesso sentito animare le giornate dei due ormai ex coniugi. Dissidi nuovamente preliminari a quella scintilla che fa saltare tutto e fa esplodere la follia omicida che ha generato l’ultimo efferato omicidio consumato a Modena. Dove è il fuoco, ancora una volta, come recentemente nel caso della prostituta abbandonata cadevere e bruciata a San Donnino, ad essere elemento simbolo della volontà di cancellare, incenerendola, non solo la vita ma anche l’immagine stessa della donna, delle donne. Gesto estremo e totalizzante, anticipato da liti e dissidi, ma mai sfociati, come avrebbero confermato gli inqurenti anche per l'ultimo caso, in una denuncia tale da potere attivare le forze dell’ordine. Aspetto che conferma l’importanza della segnalazione e, appunto, della denuncia. Anche di quei segnali inequivocabili di violenza che se sottovalutati possono portare alla tragedia che proprio per questo fa porre quesiti importanti. Si poteva evitare? Quell’uomo avrebbe potuto essere fermato prima che la sua rabbia sfociasse nel folle gesto? Per il Capo della Squadra Mobile, forse si. Un forse, che basta.
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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