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È stato identificato e denunciato dalla Polizia municipale di Modena uno degli autori delle scritte comparse sui muri di edifici nei giorni scorsi. Sabato 23 febbraio, verso le 22, un uomo è stato colto sul fatto mentre con una bomboletta spray di vernice di colore rosso imbrattava muri e arredi pubblici in via Giardini, nei pressi della sede della Polizia stradale di Modena, con scritte offensive proprio verso le forze dell’ordine.
A notare il “writer” è stato un operatore della Polizia municipale fuori servizio che subito ha chiamato la sala operativa; i colleghi hanno raggiunto l’uomo poco oltre, nei pressi della sede della Croce blu, dove stava continuando imperterrito nella sua opera di imbrattamento con simboli e scritte. C.L., queste le iniziali, di 35anni e di nazionalità italiana, residente in città e con una lunga fila di precedenti per l’analogo reato, è stato quindi denunciato a piede libero per imbrattamento di beni pubblici.
Negli stessi giorni altre scritte analoghe, cancellate dai volontari di Vivere sicuri, erano comparse anche in via Belle Arti e in una laterale, via S. Michele.
Il codice penale, stabilisce che chi imbratta beni immobili o mezzi di trasporto pubblici o privati, rischia la reclusione da uno a sei mesi o la multa da 300 a mille euro; la pena aumenta se si tratta di cose di interesse storico o artistico. Per altro il decreto legge del 2017 “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città”, modificando l’art. 639 del Codice penale, ha introdotto la possibilità di punire in modo più severo chi scrive sui muri e imbratta immobili pubblici o privati. Una volta intervenuta la sentenza di condanna del colpevole, il giudice può imporre a quest’ultimo di ripulire i luoghi oggetto di imbrattamento o di rimborsare le spese sostenute a tal fine.
Redazione Pressa
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