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Il riconoscimento comunale alla stria carpigiana, il secondo assegnato dopo quello al Forno De Caroli, è stato consegnato sabato 6 settembre dal sindaco Riccardo Righi e dall’assessore al Commercio Paola Poletti. Nell’elenco dei prodotti locali tutelati, per i quali i produttori possono ottenere la De.C.O., con la stria bassa ci sono anche il tortello dolce ripieno, la mostarda fina, il cotechino crudo, il bensone, il cappelletto carpigiano.
La ricetta a regola d’arte (certificata dal disciplinare) prevede farina 0, acqua, strutto, sale e lievito naturale. Il resto sta alla maestria del fornaio per creare una stria come appunto quella del forno De Caroli che, come riportato nella De.C.O., ha “un colore uniformemente equilibrato che denota un’ottima cottura. Considerata ottimale, leggermente croccante, in superficie è tenera ma ben cotta all’interno. Dal sapore pieno ed equilibrato, grazie agli ingredienti sapientemente dosati”.
Il riconoscimento viene assegnato dalla Commissione comunale per la Denominazione comunale di origine, composta da rappresentanti del settore agroalimentare e gastronomico locale designati dalle associazioni di categoria agricole e commerciali. Il presidente della commissione, rinnovata lo scorso ottobre, è il sindaco o un suo delegato, individuato nell’assessora Poletti. I componenti sono: per Confcommercio, il presidente di zona Daniele Gilioli (sostituto: Andrea Baraldi), per Confesercenti, il presidente dell’area Terre d’Argine Wainer Pacchioni (sostituto Massimiliano Silingardi), per Cna il presidente Unione Cna alimentare Lorenzo Boni (sostituta Mila Sacchi), per Lapam Confartigianato, il presidente Riccardo Cavicchioli (sostituto Davide Simoncini). A supporto del lavoro della commissione, possono essere invitati a partecipare anche esperti del settore specifico e storici locali.