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'Ieri si è perpetrato un grave attacco alle istanze delle lavoratrici e dei lavoratori dell'Unione Terre di Castelli'. Così in una nota la Uilfpl di Modena. 'È stato vano ogni tentativo esperito sia dalla Uilfpl sia dalle delegate territoriali, con il quale si è chiesto il rinvio della firma del contratto territoriale di una decina di giorni, al fine di apportare alcune modifiche che permettessero di tenere conto della volontà espressa dal personale dipendente nelle assemblee di maggio e giugno scorsi. La richiesta di rinvio è stata resa nota sia alla parte pubblica sia alle altre organizzazioni sindacali, poiché la firma di questo accordo normativo risulta molto penalizzante. Insomma, bisognava ascoltare le istanze di chi in quegli Enti lavora. Lo stupore è decisamente dovuto al fatto che, oltre ai rappresentati dell'Ente, a chiudere la porta in faccia all'istanza delle tante lavoratrici e dei tanti lavoratori siano state proprio Cgil e Cisl. Prendiamo atto che davanti alle formalità, alcune organizzazioni sindacali non potevano perdere tempo ad ascoltare i dipendenti né a richiedere, come suggerito dalla Uilfpl, un referendum. La Uilfpl, in ogni caso, continuerà a presidiare la contrattazione economica, al fine di evitare che le sperequazioni prevedibili ricadano inesorabilmente su tutto il personale dipendente'.
Redazione Pressa
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