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Addio a Freddie Mercury, voce immortale dei Queen: 24 novembre 1991

Addio a Freddie Mercury, voce immortale dei Queen: 24 novembre 1991

Mercury si spegneva a causa di una broncopolmonite aggravata dall’Aids, malattia che aveva reso pubblica soltanto il giorno precedente


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Il 24 novembre 1991 il mondo perdeva una delle voci più straordinarie e magnetiche della storia della musica: Freddie Mercury, frontman dei Queen, icona rock e artista dall’energia inimitabile. A 45 anni, nella sua casa di Kensington a Londra, Mercury si spegneva a causa di una broncopolmonite aggravata dall’AIDS, malattia che aveva reso pubblica soltanto il giorno precedente.

La sua morte scosse profondamente l’opinione pubblica. Fino a quel momento, nonostante le speculazioni della stampa, Freddie aveva difeso con grande riservatezza la propria vita privata e il proprio stato di salute. Quel breve comunicato ufficiale del 23 novembre 1991 segnò un cambio di paradigma: diede visibilità globale alla lotta contro l’HIV, contribuendo a ridurre lo stigma e a stimolare nuovi sforzi nella ricerca e nella prevenzione.

Freddie Mercury – nato Farrokh Bulsara a Zanzibar nel 1946 e cresciuto tra l’isola africana e l’India prima di trasferirsi in Inghilterra – aveva costruito una carriera leggendaria grazie alla fusione di tecnica vocale, teatralità e un’inconfondibile presenza scenica. Brani come Bohemian Rhapsody, Somebody to Love, We Are the Champions e Radio Ga Ga sono diventati colonne portanti della musica contemporanea, testimonianza di un talento multiforme e rivoluzionario.

La sua scomparsa diede vita a un’ondata di tributi in tutto il mondo.
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Nel 1992 venne organizzato il “Freddie Mercury Tribute Concert” allo stadio di Wembley: un evento memorabile che vide la partecipazione di star internazionali e contribuì alla nascita della Mercury Phoenix Trust, fondazione dedicata alla lotta contro l’AIDS.

A più di trent’anni dalla sua morte, Freddie Mercury continua a vivere nella memoria collettiva. La sua voce, capace di attraversare generi e generazioni, rimane simbolo di libertà artistica e di una sensibilità fuori dal comune. Ogni 24 novembre, il ricordo di quel giorno del 1991 ci riporta alla potenza di un artista che, pur lasciandoci troppo presto, ha cambiato per sempre il mondo della musica.

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