Se qualcuno 24 anni fa mi avesse detto che New York avrebbe avuto un sindaco musulmano, gli avrei dato del matto. Invece è successo, con l’Occident (dem) che applaude, il progressismo si commuove, appunto e magari Wall Street ora si infilerà la kefiah per farsi selfie con la tolleranza. Cosa volete che vi dica? I tempi cambiano: da “musulmano sospetto di terrorismo” a “musulmano testimonial di inclusione (e forse del gay pride?)”: a ben vedere è bastato un secolo di bombardamenti, un paio di guerre per la democrazia e una manciata di spot della Coca-Cola (mi vien da ridere). Oggi l’America si inginocchia… ma davanti ai simboli: un musulmano sindaco di New York è perfetto, ergo ricorda l’11 settembre e lo cancella nello stesso istante; incredibile. Signori, è o non è il capitalismo che si traveste da multiculturalismo? Tu puoi pregare chi vuoi, epperò basta che la tua fede accetti la... pubblicità. In fondo, è la parabola perfetta del mondo libero. Prima ti bombarda la casa, poi ti offre un mutuo per ricostruirla.
Paride Puglia


