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Mercoledì sera la polizia di Modena ha arrestato a Scalea, in Calabria, mentre si trovava in vacanza al mare, un italiano di 43 anni di origine napoletana, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio. L'uomo era specializzato nella cosiddetta “truffa del cd”. Agiva in tutta Italia, cosa che ha reso più difficile l'attività di indagine, e solo a Modena gli sono state contestate sette truffe in un periodo compreso tra aprile e giugno di quest'anno. L'uomo sceglieva con accuratezza le vittime, tutte ultra settantenni, acquisendo informazioni sulla loro identità e sul loro contesto familiare. Si spostava in auto, avvicinandosi ai suoi obiettivi con tono amichevole e una volta guadagnata la loro fiducia consegnava un compact disk, a suo dire, commissionato da figli e parenti della vittima, in cambio di una somma di denaro compresa tra i 200 e i 300 euro, simulando di essere al telefono con i parenti delle persone offese così da portare a termine il raggiro.
L’indagine, originata da alcune denunce, sono state avviate dalla Squadra Mobile e hanno compreso l'utilizzo delle tecnologie oggi in uso anche alla Polizia scientifica. Elementi che hanno permesso di tracciare il profilo del malvivente e giungere alla sua individuazione. Da qui gli agenti hanno seguito gli spostamenti dell'uomo, arrivando ad immortalare la sua azione criminale. Come nel caso documentato dalle indagini relative ad una truffa commessa ai danni di un anziano in via Buon Pastore. Un'altra prova schiacciante che ha fatto scattare l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Modena su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Giuseppe Amara. L’uomo, 'un vero trasfertista della truffa' in base alle parole del Vicedirigente della Squadra Mobile di Modena Brunella Marziani, era in vacanza a Scalea, nota località di vacanza in calabria, probabilmente spendendo parte del bottino accumulato nella serie di truffe, quando è stato raggiunto dagli agenti modenesi in un’azione sinergica portata a termine con i colleghi del commissariato di Paola.
Redazione Pressa
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