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Ieri sera ho avuto il piacere di partecipare alla cena Rinascimento, tenutasi nella meravigliosa cornice di Villa Coccapani Pignatti Morano, ai piedi del Santuario della Beata Vergine del Castello di Fiorano Modenese.
L’evento, a cura di Maria Giulia Malagoli, si svolgeva nel parco splendido di questa villa e raggruppava quattro grandi nomi della ristorazione modenese, in unione ad una pregiata cantina del territorio, e aveva il fine di celebrare l’inizio dell’estate e allo stesso tempo l'inizio di un periodo più prospero per tutti noi.
Al nostro arrivo siamo rimasti estasiati dalla location e dalla mise en place, oltre che dai piccoli angoli privati, ricavati qua e là nel giardino.
Siamo partiti con il botto: un calice di Christian Bellei di Cantina Della Volta, uno dei miei vini preferiti in assoluto, e delle tapas preparate dai protagonisti culinari della serata: Luca Marchini, con il suo fish burger, Emilio Barbieri, con un wafer alle erbe, gelatina di mela verde e aringa (increbibile! Mai mangiata una gelatina così), e La Compagnia del Tortellino, con fico caramellato, culatello, parmigiano e aceto su crostino.
Dopo un primo momento esplorativo, ci siamo accomodati al tavolo, continuando su una nota alta: tortellini in crema di parmigiano. Buonissimi, piccoli, cotti perfettamente. Finiti i tortellini è arrivata la vera delusione della serata. Lo chef de L’erba del Re ha proposto un riso al ‘pomodoro’. Allora, io non contesto la semplicità del piatto, però non era buono.
Il riso non era cotto, il pomodoro era estremamente acido, acidità enfatizzata ulteriormente dal limone presente nel piatto, e quei quattro piselli messi su non erano sufficienti a salvare la situazione.
Ci rimango parecchio male, ma aspetto con ansia il maialino, che certamente risolleverà la situazione. Mmmh... ni. Anche il maialino non era eccezionale. Lo chef di Strada Facendo ce lo ha proposto con un’emulsione alla prugna e aceto balsamico tradizionale e una crema di mandorle, su una cialda di mela verde. Maialino buono, però la mela non si sentiva minimamente e la crema di mandorle copriva ogni altro sapore.
Passiamo ai dolci, curati da Valter Tagliazucchi della Pasticceria del Giamberlano. Il primo ‘Modena’ univa amarene, cioccolato e balsamico. Un piacere per occhi e palato. Il secondo il panettone ‘spaziale’ di nome e di fatto.
Una serata veramente molto bella, peccato per qualche stonatura culinaria, ma che umanizza queste figure semidivine che possono essere i grandi cuochi di livello. Alla prossima.
Volpe Giulia
Giulia Volpe
Giulia Volpe, 30 anni, ho studiato lingue, economia e marketing internazionale e culture e tecniche della moda. Ho molte passioni, estremamente diverse fra loro. Sono socia del Club TreEm.. Continua >>