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Antonio De Curtis, in arte Totò, nacque a Napoli il 15 febbraio 1898. La sua mirabile capacità gestuale e il suo linguaggio con paradossali giochi di parola, lo fecero un vero simbolo dello spettacolo comico nazionale. Totò interpretò esilaranti pellicole ma lavorò anche in teatro. Nei suoi film rimangono nella storia la scena del 'vagone letto' e quella 'della dettatura della lettera fra Totò e Peppino De Filippo'; proposte una nel film 'Totò a colori' e l'altra in 'Totò, Peppino e la mala femmina'.
Il celebre comico si dedicò non solo alla recitazione, fu anche drammaturgo, poeta, cantante e paroliere. Nonostante i 50 titoli teatrali e le oltre 90 pellicole a cui prese parte, Totò fu stroncato dalla critica e come è accaduto a più artisti, una rivalutazione della sua figura si ebbe soltanto successivamente alla sua morte.
Da ammirare, in Totò, fu anche la sua attività di poeta. Dalla sua penna scaturirono straordinarie poesie che rispecchiano la sua vera napoletana malinconia: la più famosa è certamente 'A livella'.
Poco prima di morire, Totò, fu protagonista della serie televisiva 'Tutto Totò'.che comprendeva 9 divertenti telefilm.
Il 16 aprile 1967 dopo un attacco cardiaco Totò si spense. Quel giorno se ne andò uno dei più grandi comici di tutti i tempi.
Redazione Pressa
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