Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
E' stata intitolata 'Fiamma Breschi, la Signora della Formula 1' l'asta che Maison Bibelot terrà a Firenze il prossimo 29 maggio e che, per il vasto mondo degli appassionati della Casa del Cavallino e del suo fondatore Enzo Ferrari, assumerà probabilmente una inaspettata importanza. La notizia dell'asta va infatti accompagnata dalla spiegazione sul personaggio Fiamma Breschi (scomparsa nel novembre 2015 a 81 anni) e sui rapporti che questa bellissima donna - vedova del pilota Luigi Musso - ebbe proprio con Enzo Ferrari.
Infatti tra i lotti che verranno battuti il prossimo 29 maggio, oltre a molte rarità nell'ambito delle pubblicazioni e della cosiddetta 'automobilia' (cioè gli oggetti da collezione legati ad una marca o a un tema motoristico), ci sono i cospicui carteggi personali intercorsi tra Fiamma Breschi ed Enzo Ferrari, lettere personali che delineano un nuovo aspetto del Drake: quello dei sentimenti d'amore più puri.
Nonostante Fiamma fosse molto più giovane di lui Enzo Ferrari cercò a lungo di convincerla, e di convincersi, che l'abissale differenza d'età non fosse importante, almeno per lui e quantomeno nelle sue lunghe e numerose lettere a lei. Scritti nei quali confessava il suo amore e confessava se stesso, o almeno quella parte che desiderava confessare. Per certi versi erano le stesse lettere che trent'anni prima aveva scritto alla moglie, dolci, premurose, affettuose.
Ferrari propose a Fiamma addirittura il matrimonio e cercò di convincere la moglie a lasciarlo libero. Ma così come non ne volle sapere Laura, non ne volle sapere Fiamma, forse perché entrambe avevano capito che, il suo, era solo un disperato tentativo di sentirsi ancora giovane. Rimase tra i due solo una grande amicizia, che durò nel tempo, ben oltre lettere che, a un certo punto, iniziarono inevitabilmente a diventare sempre meno frequenti.
Solo lunedì 29 maggio si saprà se dei semplici fogli di carta, ma resi unici dalla firma di Enzo Ferrari, potranno battere i valori fatti segnare dalle sue automobili alle aste più recenti. E soprattutto se si potrà ipotizzare che l'acquirente decida o meno di divulgarne in dettaglio i contenuti.