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Si terrà martedì 24 maggio alle 20.30 al Teatro Comunale Pavarotti-Freni il concerto dell’orchestra Spira mirabilis che eseguirà la Quarta Sinfonia di Mahler. L’appuntamento è presentato in collaborazione con GMI che al termine del concerto ha organizzato per il pubblico in sala una “Conversazione musicata con Spira mirabilis” per illustrare le caratteristiche e la storia della partitura appena eseguita (sarà necessario dotarsi di un biglietto supplementare di 1€). La Sinfonia, uno dei capolavori del repertorio orchestrale fra Otto e Novecento - per la durata di un’ora circa -, verrà eseguita eccezionalmente senza direttore ma secondo il progetto artistico di Spira mirabilis.
Nata nel 2007 per volontà di alcuni giovani musicisti professionisti già attivi nelle più importanti realtà musicali europee, l’orchestra infatti dichiara di aver dato seguito all’esigenza “di creare uno spazio per lo studio approfondito della musica in cui condividere idee e imparare, al riparo dal ritmo frenetico del mondo musicale professionale.
Creare un’interpretazione coerente e univoca senza la presenza di un direttore è un lavoro lungo e difficile che richiede molta discussione, responsabilità e capacità critica, ma è questo processo nella sua complessità ad essere il motivo dell’esistenza del progetto. Per questo Spira mirabilis non è un’orchestra ma un laboratorio di studio, volto alla ricerca intellettuale e artistica e alla crescita dei musicisti. L’ensemble prende il nome dalla figura geometrica che gode di una peculiare proprietà: di qualunque dimensione essa sia, risulta sempre sovrapponibile a se stessa”. Un progetto il cui successo ha portato il complesso ad eseguire l’Eroica di Beethoven sul palco del Teatro alla Scala di Milano e la Settima di Beethoven al Southbank Centre di Londra, ad essere nominata “Ambasciatrice culturale dell’Unione Europea” per l’anno 2012 e ad esibirsi in turnée e residenze in tutta Europa, con concerti a Londra, Brema, Amburgo, Roma, Parigi, Essen, Istanbul, Berlino
“La Quarta di Mahler - dicono ancora i musicisti - è un sogno che la Spira custodisce da sempre. Ispirata fin dalle prime note dal lied fanciullesco che la conclude, ci mostra il mondo filtrato dalle emozioni e dalle visioni di un bambino e per questo è infantile, grottesca, giocosa e dolcissima. Dedichiamo questa musica a tutti i bambini vittime delle guerre, a quelli che stanno scappando dall’abisso, o che ancora lo abitano, e alle loro famiglie.”
BIGLIETTI 7-20 euro salvo riduzioni
Concerti: a Modena la Quarta di Mahler senza direttore

L’orchestra internazionale Spira mirabilis presenta martedì 24 al teatro Pavarotti il capolavoro sinfonico a conclusione della stagione concertistica


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Nata nel 2007 per volontà di alcuni giovani musicisti professionisti già attivi nelle più importanti realtà musicali europee, l’orchestra infatti dichiara di aver dato seguito all’esigenza “di creare uno spazio per lo studio approfondito della musica in cui condividere idee e imparare, al riparo dal ritmo frenetico del mondo musicale professionale.
Creare un’interpretazione coerente e univoca senza la presenza di un direttore è un lavoro lungo e difficile che richiede molta discussione, responsabilità e capacità critica, ma è questo processo nella sua complessità ad essere il motivo dell’esistenza del progetto. Per questo Spira mirabilis non è un’orchestra ma un laboratorio di studio, volto alla ricerca intellettuale e artistica e alla crescita dei musicisti. L’ensemble prende il nome dalla figura geometrica che gode di una peculiare proprietà: di qualunque dimensione essa sia, risulta sempre sovrapponibile a se stessa”. Un progetto il cui successo ha portato il complesso ad eseguire l’Eroica di Beethoven sul palco del Teatro alla Scala di Milano e la Settima di Beethoven al Southbank Centre di Londra, ad essere nominata “Ambasciatrice culturale dell’Unione Europea” per l’anno 2012 e ad esibirsi in turnée e residenze in tutta Europa, con concerti a Londra, Brema, Amburgo, Roma, Parigi, Essen, Istanbul, Berlino
“La Quarta di Mahler - dicono ancora i musicisti - è un sogno che la Spira custodisce da sempre. Ispirata fin dalle prime note dal lied fanciullesco che la conclude, ci mostra il mondo filtrato dalle emozioni e dalle visioni di un bambino e per questo è infantile, grottesca, giocosa e dolcissima. Dedichiamo questa musica a tutti i bambini vittime delle guerre, a quelli che stanno scappando dall’abisso, o che ancora lo abitano, e alle loro famiglie.”
BIGLIETTI 7-20 euro salvo riduzioni
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