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Dalla chiesa di San Pietro a Modena a Roccapelago, da Formigine alla Pieve di Renno, da Stuffione di Ravarina a Gaiato di Pavullo. Si apre giovedì 22 giugno, con il Recital di apertura presso la chiesa di San Pietro a Modena, una delle più prestigiose e qualitativamente alte manifestazioni culturali dell'estate in provincia di Modena: ArmoniosaMente, promossa dall'Associazione Amici dell'Organo J. S. Bach e da Cantieri d'Arte, con il sostegno della Regione emilia Romagna e il patrocinio del Comune di Modena.
Giunta alla sue sesta edizione ArmoniosaMente, nata dalla fusione di 'Armonie fra Musica e Architettura' (XXI ediz.) e 'Lungo le Antiche Sponde' (XIX ediz.), prevede 33 concerti in tutto il territorio, e si propone:
- la promozione del territorio: tutto il territorio provinciale viene valorizzato, dalla Bassa sino ai più piccoli borghi dell'Appennino.
Alcuni concerti saranno preceduti o seguiti da passeggiate titineranti alla scoperta dei borghi, castelli, pievi.
- la valorizzazione degli organi storici del territorio, di cui la provincia di Modena è particolarmente ricca: 250 strumenti circa. Il concerto è occasione per farli utilizzare da mani esperte e per fare manutenzione.
- la promozione dei giovani: da sempre la rassegna valorizza i giovani talenti. A Montalbano suonerà, per esempio, una violinista di 18 anni, appena diplomata al Concervaotrio di Pescara, e questo è il suo primo concerto; Giulio Bonetto, giovanissimo organista veronese di talento, suonerà a Renno. Abbiamo giovani di talento internazionale, come Karol Lipinski, giovane e affermato violinista polacco (Ligorzano) o il veneziano Nicolò Sari (Formigine), vincitore di svariati concorsi internazionali.
Non mancano nomi di prestigio, come l'arpista spagnolo Josè Antonio Domenè, che suonerà in duo con l'affermato arpista modenese Davide Burani, o l'Ensemble dei Salotti Musicali Parmensi, che vanta al suo interno solisti prestigiosi.
Il festival è inaugurato da Alessio Corti, che suonò - allora giovanissimo - nel 1995 proprio per il Festival modenese: ora è uno degli organisti più in vista della scena internazionale, docente a Ginevra.
Giovedì 22 alle 21 propone in san Pietro un programma che percorre cinque secoli di musica, con particolare attenzione a Bach e Mozart. Sarà l'ultima occasione per ascoltare l'organo di S. Pietro, che verrà presto smontato e restaurato in seguito ai danni del sisma, e quindi non si potrà ascoltare per molto tempo.
Nella foto, Alessio Corti