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La Marcia su Roma, il ruolo cruciale di Modena: domani convegno

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Secondo gli studi condotti da Pietro Alberghi i nostri concittadini che si sono diretti verso Roma sono stati 1926


La Marcia su Roma, il ruolo cruciale di Modena: domani convegno
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Domani, sabato 26 novembre alle 18, presso l'auditorium dell'Ascom in via Piave 125 a Modena, si terrà un evento di approfondimento storico dedicato al coinvolgimento dei modenesi nella cosiddetta marcia su Roma. Quest'anno infatti ricorrono i 100 anni da quel 28 ottobre 1922 che vide le squadre fasciste marciare sulla capitale e che costituì il primo e decisivo passo per la conquista del potere da parte di Benito Mussolini.
Ospite della serata sarà Lorenzo Del Boca, già presidente nazionale dell'ordine dei giornalisti, che presenterà il suo libro Mussolini e la marcia su Roma, uscito nelle edicole in abbinamento a un quotidiano nazionale.
L'intervento di Del Boca sarà introduttivo al vero tema dell'incontro, che riguarda la partecipazione dei modenesi alla marcia su Roma e che verrà sviluppato dal giornalista Paolo Casolari.

Modena è stata una delle provincie che sia in termini assoluti, per numero di partecipanti, sia in termini relativi, in proporzione alla popolazione complessiva, ha fornito il maggior contributo a questo evento cruciale per la storia nazionale.
Secondo gli studi condotti da Pietro Alberghi nel suo Modena nel periodo fascista, ripresi poi da Bruno Zucchini in Modenesi in camicia nera, i nostri concittadini che si sono diretti verso Roma sono stati 1926. Quando si passa poi ad analizzare i comuni di provenienza si hanno delle sorprese. Ovviamente il contributo maggiore viene fornito da Modena, il comune più popoloso, con i suoi 338 partecipanti. Poi però si scopre che l'area geografica più partecipativa e più entusiasta è stata la pianura, la cosiddetta “bassa”. Se i 125 squadristi di Mirandola e i 116 di Carpi possono non stupire, trattandosi di comuni dalle dimensioni rilevanti, più sorprendenti sono i 117 partecipanti da Ravarino, di cui una buona parte provenienti dalla frazione di Stuffione.

Bomporto e San Possidonio hanno contribuito entrambi con 99 “marciatori”. Seguono poi Soliera con 88 camice nere e Cavezzo con 62. Contingenti numerosi sono poi partiti da Camposanto, Concordia, Finale, Medolla, Nonantola, Novi e San Propsero.

Scarsa invece la partecipazione dalla montagna dove il contingente più numeroso, 39 persone, è quello di Frassinoro mentre Pavullo, capitale del Frignano, ha partecipato con solo 19 squadristi, mentre Montefiorino si ferma a 6.
Anche la pedemontana, benché punteggiata da comuni di discrete dimensioni abitative, non ha dato un contributo molto rilevante. Sassuolo si ferma a 44 partecipanti, seguita da Vignola con 32 e Spilamberto con 24. Saltano all'occhio i 2 partecipanti da Fiorano, mentre Castelvetro con i sui 58 squadristi si colloca al di sopra della media.
A livello provinciale comunque il secondo comune per numero di partecipanti è San Felice con 162 squadristi, dato che per essere spiegato meriterebbe uno studio approfondito sui coefficienti economico e sociale del territorio.

Il libro Modenesi in camicia nera di Bruno Zucchini elenca tutti i 1926 nomi che tuttavia ci sembra corretto non riportare in sede giornalistica per rispetto della sensibilità delle famiglie.
L'appuntamento, promosso dalla Associazione Culturale Modena900 e moderato da Alessio Bononcini, è a ingresso libero e gratuito.

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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