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Modena, ecco la mostra Sol invictus: si indaga l'ambivalenza dell'uomo

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La mostra si apre con una data simbolica, il 21 dicembre, il primo giorno che segue la Notte di Yalda, festività tipica iraniana


Modena, ecco la mostra Sol invictus: si indaga l'ambivalenza dell'uomo
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Il 21 dicembre alle 19 a Modena, in Via Paolo Ferrari 51, inaugura il nuovo Project Space di Start60, “Area 51”, con la mostra 'Sol invictus'. L'esposizione, curata da Studio la Linea Verticale e che resterà allestita fino al 21 gennaio 2024, presenterà alcuni cicli di opere dell'artista iraniano Navid Azimi Sajadi, 'una celebrazione dell'arte che sfida il divario tra notte e giorno, nascita e morte, bene e male'.

La mostra si apre con una data simbolica, il 21 dicembre, il primo giorno che segue la 'Notte di Yalda', festività tipica iraniana che segna il passaggio dall'autunno all'inverno. Questa celebrazione millenaria, risalente a oltre 3000 anni fa, rappresenta la vittoria della luce sulle tenebre, una tradizione poi abbracciata da diverse religioni, tra cui l'Hinduismo, il Mitraismo e lo Zoroastrismo, tutte unite nella celebrazione della nascita di Mitra, il dio del sole e della luce.

Le opere esposte, imbevute di simbolismo e profondità, esplorano il divario tra notte e giorno, nascita e morte, bene e male. Azimi Sajadi invita gli spettatori a riflettere sull'ambivalenza dell'essere umano, una dualità intrinseca che spesso sfugge alla nostra comprensione. L'artista invita a esplorare la complessità della esistenza, rivelando che la luce e l'oscurità sono intrinsecamente intrecciate, e la loro coesistenza è essenziale per la trama della vita umana.

Navid Azimi Sajadi, nato a Teheran nel 1982, si forma in pittura presso la Facoltà di Architettura della Azad University di Teheran e l'Accademia di Belle Arti di Roma. Nel corso degli anni, ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Amedeo Modigliani nel 2009 e il Master of Fine Art in MultiMedia Sculpture presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.

La sua presenza artistica si è estesa a livello internazionale, con la partecipazione alla IX Biennale di Shanghai nel 2013 e la vittoria della IX Edizione del Premio Combat Museum di Giovanni Fattori nel 2018.
Il lavoro di Sajadi riflette la sua personale esperienza tra le culture occidentali e mediorientali, antiche e contemporanee. Attraverso la manipolazione di codici interculturali, crea opere d'arte che fungono da collage visivi di ricordi, offrendo uno spazio metaforico che collega significati, indicatori di tempo e spazio. Le sue creazioni rappresentano uno scorcio visivo, un crocevia dove storia e mitologia si incontrano. I riferimenti alla letteratura esoterica persiana, insieme a influenze religiose e mitologiche, si intrecciano dalla storia antica alla contemporaneità, dando vita a un'esplorazione artistica che evidenzia la tensione tra potere materiale e potere spirituale, manifestandosi in uno stato di contraddizione che si traduce in una rappresentazione esposta della violenza.

Studio la Linea Verticale nasce a Bologna nel maggio del 2022. La ricerca bidirezionale, verso l’Alto e verso il Basso, intrapresa dalla galleria non permette equivoci: è necessario un distacco radicale dall’orizzontalità della vita ordinaria per provare ad osservare la verticalità dello straordinario. Viaggiando dal profondo all’elevato e viceversa, con un metodo di studio basato sulla pratica artistica, la galleria invita ad una riflessione sulle domande fondamentali che hanno accompagnato l’uomo durante tutta la sua storia: Da dove vengo? Chi sono? Dove vado?

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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