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La Pressa
Dopo più di 20 anni di annunci e di illustrazione di come sarà, l'edificio del S.Agostino che già dai primi anni 2000 era destinato ad essere elemento sostanziale del nuovo polo culturale della città, è ancora un cantiere aperto, per lo più inaccessibile. L'ultimo stralcio di progetti finanziati ha dato un nuovo impulso ai lavori, che dopo il via, un anno fa, stanno procedendo. Ma di fatto uno dei contenitori storici della città, da 22.000 metri quadrati già sede dell'ospedale civile, è ancora inaccessibili, inutilizzabili, chiuso e negato alla città. Ed è così che agli amministratori pubblici, ormai al termine di un altro mandato, non rimane altro che programmare aperture basate non su eventi culturali ma su visite a cantieri in corso. Ruspe, macerie, impalcature, da visitare gratuitamente (ci mancherebbe anche il biglietto), che almeno, si spera, possano dare una dimensione fisica, e non solo rappresentata nei rendering digitali, della trasformazione che gli spazi subiranno.
Per toccare con mano - si legge in una nota stampa - a che punto sono i lavori, e come cambiano gli spazi all'interno'. Appuntamento sabato 11 marzo con la guida dei tecnici responsabili del progetto. Visita gratuita, appunto, ma con posti limitati: e su prenotazione. Tramite la piattaforma Eventbrite o sul sito o a questo link.
Visite in programma alle 10 e alle 11.30. Il percorso toccherà la centrale tecnologica interrata, la parte demaniale, sul fronte di viale J. Berengario, e attraverserà il cortile su cui affaccia il portico del Teatro anatomico.
Lo stato dei lavori
La consegna dei lavori del primo appalto è avvenuta alla fine del 2021 e nei mesi successivi il cantiere è entrato nel vivo della sua attività che riguarda interventi per circa 11 mila metri quadri comprendenti circa la metà dell'intero complesso, tra cui la parte demaniale dove troveranno posto i musei universitari anatomici e scientifici, la centrale tecnologica interrata, l'ex Ospedale Militare, l'Atrio del Complesso e il fronte dell'Ospedale da via Berengario a via Ramazzini dove troveranno posto gli spazi espositivi di Fondazione MAV.
AGO è un progetto partecipato da Fondazione di Modena, Comune di Modena e Università di Modena e Reggio Emilia, e le sue funzioni saranno molteplici: dal mettere in campo progetti di digitalizzazione e applicazione dell'intelligenza artificiale al campo culturale, a progetti e sperimentazioni su apprendimento, education e formazione, fino alle mostre dedicate alle arti visive, anche nel contesto delle media arts.
Il contratto d'appalto prevede la conclusione dei lavori nel corso del 2024 e per l'intera durata dell'intervento di riqualificazione proseguirà la programmazione culturale di AGO e dei partner.
Sant'Agostino apre, ma in mostra ci finiscono solo ruspe e macerie

L'idea di Ago, Fabbriche Culturali. Visite guidate ai cantieri. Sabato 11 con la guida dei tecnici responsabili del progetto che sta trasformando lo storico immobile chiuso da più di 20 anni. La visita è gratuita, ma necessario prenotare per posti limitati


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Per toccare con mano - si legge in una nota stampa - a che punto sono i lavori, e come cambiano gli spazi all'interno'. Appuntamento sabato 11 marzo con la guida dei tecnici responsabili del progetto. Visita gratuita, appunto, ma con posti limitati: e su prenotazione. Tramite la piattaforma Eventbrite o sul sito o a questo link.
Visite in programma alle 10 e alle 11.30. Il percorso toccherà la centrale tecnologica interrata, la parte demaniale, sul fronte di viale J. Berengario, e attraverserà il cortile su cui affaccia il portico del Teatro anatomico.
Lo stato dei lavori
La consegna dei lavori del primo appalto è avvenuta alla fine del 2021 e nei mesi successivi il cantiere è entrato nel vivo della sua attività che riguarda interventi per circa 11 mila metri quadri comprendenti circa la metà dell'intero complesso, tra cui la parte demaniale dove troveranno posto i musei universitari anatomici e scientifici, la centrale tecnologica interrata, l'ex Ospedale Militare, l'Atrio del Complesso e il fronte dell'Ospedale da via Berengario a via Ramazzini dove troveranno posto gli spazi espositivi di Fondazione MAV.
AGO è un progetto partecipato da Fondazione di Modena, Comune di Modena e Università di Modena e Reggio Emilia, e le sue funzioni saranno molteplici: dal mettere in campo progetti di digitalizzazione e applicazione dell'intelligenza artificiale al campo culturale, a progetti e sperimentazioni su apprendimento, education e formazione, fino alle mostre dedicate alle arti visive, anche nel contesto delle media arts.
Il contratto d'appalto prevede la conclusione dei lavori nel corso del 2024 e per l'intera durata dell'intervento di riqualificazione proseguirà la programmazione culturale di AGO e dei partner.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>
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