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BOTTA...
Il pronunciamento del Tar del Lazio, che annulla le nomine dei direttori dei musei volute dal ministro Franceschini, coinvolge anche le Gallerie Estensi della nostra città dirette dalla professionista e storica dell'arte Martina Bagnoli. Il MoVimento 5 Stelle Modena non mette in discussione le competenze e la professionalità della direttrice Bagnoli, ma i criteri adottati dal ministero Franceschini. Se a sbagliare è stato il ministro, le responsabilità sono le sue ed è dunque totalmente pretestuoso buttare la palla in tribuna parlando di una figuraccia da parte del nostro Paese. La figuraccia davanti al mondo l’Italia l’ha fatta a causa di Franceschini che, per la direzione dei 20 musei pubblici, aveva utilizzato criteri di nomina che il MoVimento 5 Stelle ha aspramente criticato fin dall’inizio contestando, anche attraverso atti parlamentari, la mancanza di oggettivi criteri di merito e di trasparenza. Nessuna norma derogatoria consente al ministero di reclutare dirigenti pubblici all’estero. Inoltre, il Tribunale amministrativo ha rilevato che il criterio di selezione adottato, definito “magmatico” non consente di comprendere i reali punteggi attribuiti. Infine: non è possibile, come invece è successo, svolgere a porte chiuse prove orali per selezioni pubbliche. Stiamo parlando di questioni di sostanza, non di forma.
A livello locale, questa sentenza per Modena riapre degli scenari che si stavano sempre più delineando con l'amministrazione nei panni dello spettatore, incosciente e incapace di reagire. L'ultimo caso si è verificato con la nomina del direttore alla Fondazione Fotografia, imposta dalla Fondazione CrMO e a cui Muzzarelli si è adattato. E' un dato di fatto che la Fondazione CrMO e il ministero abbiano praticamente escluso dalle scelte culturali la nostra amministrazione. Il sindaco Muzzarelli e l'assessore Cavazza rincorrono quotidianamente le posizioni assunte da un ente di natura privata (Fondazione CrMO) e il ministero per cercare di nascondere le proprie incapacità. Il M5S Modena continuerà invece a sostenere che alla cultura in città manca un reale progetto. A Modena l'amministrazione continua a non avere le capacità di capire che tipo di gestione adottare nei confronti della cultura, che ha delle complessità organizzative che non si risolvono, come l’amministrazione Muzzarelli è invece abituata a fare, con dei privati che in cambio di una pratica di 'Sblocca Modena' possono farti una rotonda. Alla città serve un'amministrazione in grado di avere capacità di leggere le prospettive e indirizzare la città sulla cultura.
Michela Montevecchi, deputato M5S
Gruppo consiliare del M5S Modena
...E RISPOSTA
Un intervento quello dei 5 Stelle completamente contrario rispetto a quello di Matteo Renzi che ieri su facebook ha affermato: 'Il fatto che il Tar del Lazio annulli la nostra decisione merita il rispetto istituzionale che si deve alla giustizia amministrativa ma conferma una volta di più che non possiamo più essere una repubblica fondata sul cavillo e sul ricorso. Non abbiamo sbagliato perché abbiamo provato a cambiare i musei: abbiamo sbagliato perché non abbiamo provato a cambiare i TAR'.
Parole subito copiate pari a pari dal seguace di Renzi, il modenese Stefano Bonaccini.
'La vicenda del Tar del Lazio, che annulla la nomina di cinque direttori dei musei selezionati dal Mibact con bando internazionale, è semplicemente surreale - afferma Bonaccini sempre su fb facendo il verso deferente a Renzi, del resto come sempre basti pensare alle parole sul sisma o quelle sui vaccini -. Non è un caso che siamo la Regione che cresce di più in Italia. Perché si guarda alla concretezza, non alle baggianate'.
Redazione Pressa
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