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'Ecco la curiosa immagine di un percorso ciclabile/pedonale realizzato lungo il fiume Panaro, all’altezza della frazione di Altolà, bloccato da un insolito cardine di cemento. Quel malandato cartello “lavori in corso”, ai suoi piedi, ci fa ben sperare… Per ora, è una ciclabile impraticabile ed inaccessibile che termina, dopo alcuni metri, in una fitta coltre di vegetazione spontanea che ne ostacola la fruibilità. Il breve “sentiero” (che non merita nemmeno questo appellativo) si scontra contro cumuli di ghiaia, residui di un frantoio non più funzionante. Sarebbe bello da queste parti prendersi una bella boccata di “aria fresca” camminando o pedalando lungo il nostro fiume… invece, purtroppo, capita sempre più spesso di prendersi sì una boccata, ma di polvere'.
A denunciare il fatto è la presidente del Comitato Altolà cave di San Cesario, Debora Guarnieri.
'Non è raro essere affiancati nelle proprie passeggiate o biciclettate da uno dei tanti camion che percorrono via Roversi per raggiungere il frantoio dismesso. Camion che, al loro passaggio, smuovono una fitta nuvola di polvere che rende addirittura impraticabile e pericoloso il passaggio per raggiungere il percorso natura. All’incontro del 17 agosto 2021, il sindaco di San Cesario sul Panaro, Francesco Zuffi, si è dimostrato positivamente favorevole al recupero del lungo fiume. Certamente è una notizia che verrà accolta con grande entusiasmo dai cittadini sancesaresi. Il Comitato “Altolà Cave” ha chiesto tempistiche chiare e la certezza che i frantoi oggi presenti vengano smantellati, altrimenti come sarà possibile recuperare il lungo fiume? Il sindaco e l’amministrazione comunale non hanno dato garanzie. Anzi, il sindaco ha dichiarato che i frantoi lungo fiume non verranno smantellati fino a quando non sarà realizzato l’enorme frantoio ed impianto di betonaggio all’interno del Polo 9 di Altolà - continua il Comitato -.
Per contro, i frantoi dovrebbero chiudere perché incompatibili, per legge, col fiume indipendentemente dalla realizzazione del frantoio in via Martiri Artioli. La riqualifica e la valorizzazione del lungo fiume sarà uno dei temi più importanti della petizione che il Comitato intende promuovere. Il Sindaco ha anche sostenuto che il recupero del lungo fiume sarebbe ideologicamente incoerente ed incompatibile con la concessione di nuove e future escavazioni. Se la risposta è nelle intenzioni allora anche qui qualcosa non torna dal momento che, alcuni mesi fa, in via Martiri Artioli è stata autorizzata una nuova cava che terminerà nel 2026, mentre i frantoi dovrebbero essere smantellati entro il 2022'.
Redazione Pressa
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