In alcuni interventi dei nostri iscritti abbiamo voluto puntualizzare criticità, ritardi e riserve come:
- Calo delle commissioni
- Maggiore attenzione ai costi operativo in aumento da 18.2 milioni a 19.3.
- Ritardi nella vendita di Immobili da tempo evidenziati (colonia Riccione)
- Vendita delle sette filiali chiuse negli ultimi anni
- Mancata azione di responsabilità verso le vecchie gestioni che negli anni hanno determinato il dimezzamento del patrimonio della Banca dai circa 125 milioni ai 60 e che oggi si attestano sui 68.
Abbiamo altresì evidenziato la mancanza di evidenti progressi verso operazioni straordinarie, quali vendita, aggregazioni ed altre percorribili forme e modalità che meriterebbero nell'interesse di tutti i soci un attenta considerazione da parte della governance che in questi anni sul tema non ci è apparsa sempre convintamente interessata.
Pertanto abbiamo confermato il nostro voto contrario sul Bilancio, vista pure la non adeguata misura del dividendo (0.7% del valore di bilancio dell'azione) e sulle politiche di remunerazione di governance e personale.
Soddisfatti dei circa 80 voti ottenuti (tra no e astenuti) rispetto agli oltre 380 soci presenti in assemblea, con una percentuale che si attesta oltre il 20%. Lavoreremo caparbiamente e con lealtà nell'interesse della Banca e di tutti i soci per rilanciare il necessario confronto con la governance e l'auspicabile dialogo con le altre associazioni, al fine di raggiungere quei traguardi ed obiettivi tanto attesi dai soci e dal territorio di riferimento della nostra Banca.
Davide Baraldi, presidente dell'associazione 'Amici della San Felice 1893 Banca Popolare