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Le banche faticano ad autorizzare le pratiche per il superbonus 110% così molti cittadini cedono a neo società, general contractor, il proprio credito d'imposta ma, queste neo società, ritardano anche di 10 mesi i pagamenti alle ditte edili che di conseguenza falliscono. Asserisce Federcontribuenti che aggiunge: 'Il Superbonus 110% continua a mietere vittime sia tra i cittadini e sia tra le imprese edili. Cosa accadrebbe se queste società che acquistano il credito di imposta sparissero senza emettere i pagamenti alle ditte esecutrici?' Il ministero dello Sviluppo economico -si rimarca- deve rivedere il prezziario imposto per l'esecuzione dei lavori in considerazione dei continui aumenti sulle materie prime.
Le banche hanno paura ad anticipare i soldi per le ristrutturazioni con il super bonus 110%; le ditte appaltatrici hanno paura ad eseguire lavori sotto i dettami del superbonus; anche i contribuenti hanno paura a fidarsi di questo o quel tecnico e firmare incartamenti vari che possono diventare un boomerang, cosa fare? Perché il Superbonus 110%, rispetto a tutti gli altri bonus per l'edilizia, ha creato questo polverone tanto da far fuggire i più? 'A spaventare sono le cifre- prosegue Federcontribuenti-, una ristrutturazione totale -esterni ed interni- ha cifre importanti, anche di milioni di euro, ed in pochi si assumono l'impegno di anticipare una tale montagna di denaro e tra questi difficilmente ci sono le banche'.
La figura del General contractor. Tutte le aziende edili possono trasformarsi in General contractor, figura di maestranza chiamata ad organizzare e coordinare sia i passaggi pratici sia burocratici di un cantiere edile, con il rischio di diventare un subappalto mascherato. Queste società che si vendono come General contractor sono spesso delle Srls con appena 500 euro di capitale versato all'atto della costituzione: 'Come può una Srls acquistare crediti di imposta per svariate centinaia di migliaia di euro? Quali garanzia mai possono dare sia alla ditta esecutrice sia al contribuente?', chiede Federcontribuenti. Molte ditte edili, anche contribuenti, si stanno rivolgendo alla Federcontribuenti in cerca di tutela poiché molte società di general Contractor non stanno pagando le ditte esecutrici adducendo come motivazione, il blocco della cessione dei crediti: 'In questi casi l'unico modo per agire mettendo in sicurezza sia il guadagno per la ditta sia il contribuente stesso è andare per vie legali e prima che la società possa pensare di sparire', conclude Federcontribuenti.
Redazione Pressa
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