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Legacoop Estense, nel 2018 oltre il 90% degli utili messi a riserva

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Il presidente Benini: 'à il segnale di un atteggiamento prudente, teso a rafforzare la solidità delle imprese, di fronte ad aspettative incerte per il futuro'


Legacoop Estense, nel 2018 oltre il 90% degli utili messi a riserva
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Un 2018 caratterizzato dalla scelta dei soci Legacoop Estense di destinare a riserva il 92% dell’utile (a fronte del 72% nel 2016 e dell’88% nel 2017), di distribuire il 5% e destinare – come previsto dalla legge – al fondo per lo sviluppo cooperativo (Coopfond) il 3%. «È il segnale di un atteggiamento prudente, teso a rafforzare la solidità delle imprese, di fronte ad aspettative incerte per il futuro» - ha spiegato il presidente Andrea Benini. «In particolare preoccupano la Brexit, i dazi, l’instabilità e la scarsa crescita italiana, le calamità naturali in agricoltura, come la peste suina e la cimice asiatica».



Legacoop Estense ha presentato questa mattina l’andamento delle associate e le prospettive per il prossimo futuro. Accanto a Benini presenti i coordinatori territoriali di Modena e Ferrara Marcello Cappi e Chiara Bertelli.

Legacoop Estense associa complessivamente 209 cooperative con circa 500.000 soci, 31.000 occupati e un valore della produzione superiore ai 6,4 miliardi di euro.

I soci

I soci delle cooperative che fanno parte del campione analizzato nel bilancio mutualistico (che rappresentano circa il 91% della produzione totale) sono 495.336 (al 31/12/2018), in leggero aumento rispetto all’anno precedente; il 92% sono consumatori, circa un abitante su due di Modena e Ferrara.
La prevalenza mutualistica, che misura la partecipazione attiva da parte dei soci alla vita della cooperativa, ha una media del 76,5%.
«Nell’attenzione ai soci e lavoratori da parte della cooperativa un ruolo fondamentale è rivestito dalle attività di formazione», racconta Benini, precisando come «di particolare rilevanza sia la formazione specifica destinata aisoci eletti come consiglieri di amministrazione, per informarli sui doveri e le responsabilità connessi al ruolo». Contestualmente, è proseguito l’impegno sul versante della professionalizzazione dei lavoratori, con oltre 13.

000 dipendenti coinvolti da corsi di formazione professionale (+6%), per un capitale investito pari a 3 milioni di euro. Particolare attenzione è stata data come sempre alla sicurezza sul lavoro, cui sono stati destinati oltre 500 mila euro.

Patrimonio

Il 2018 è stato un anno caratterizzato dalla volontà di consolidamento. I soci hanno scelto in assemblea di destinare a riserva il 92% dell’utile (a fronte del 72% nel 2016 e dell’88% nel 2017), di distribuire il 5% e destinare – come previsto dalla legge – al fondo per lo sviluppo cooperativo (Coopfond) il 3%. «È il segnale di un atteggiamento prudente, teso a rafforzare la solidità delle imprese, di fronte ad aspettative incerte per il futuro», spiega Benini. «In particolare preoccupano la Brexit, i dazi, l’instabilità e la scarsa crescita italiana, le calamità naturali in agricoltura, come la peste suina e la cimice asiatica».
Il totale delle riserve indivisibili delle associate a Legacoop Estense ha superato quota 1,76 miliardi di euro (+7% sul 2017) e il patrimonio complessivo ha raggiunto i 2,1 miliardi di euro (+8,5% sul 2017). «È questo un fattoredistintivo delle cooperative, che infatti risultano essere tra le imprese più longeve– prosegue Benini – i dati regionali di Unioncamere ci dicono che le cooperative che raggiungono i 50 anni di attività sono circa l’11%, a fronte dell’1% medio del totale imprese emiliano romagnole». Tra 2018 e 2019 Legacoop Estense ha celebrato dei 120 anni di CPL, dei 110 anni di CMB,dei 60 anni di Granterre e della Cantina di Castelfranco Emilia di Riunite&Civ, dei 50 anni di Assicoop Modena&Ferrara e i 40 anni di CIDAS.

Il lavoro

Sotto l’aspetto della quantità e qualità del lavoro, nei bilanci 2018 si evidenzia la crescita dell’occupazione (+ 4,7% il totale occupati, che si assesta a quota 31.288 addetti), con la percentuale di rapporti a tempo indeterminato che supera l’85% (dato regionale pari al 82% e nazionale al 73,5%); 60% la quota di occupazione femminile(media regionale 44,8%).
«A fronte di un contesto nazionale di diffusione del lavoro poveroe del dumping contrattuale, Legacoop ha lanciato un’iniziativa per ridurre la giungla contrattuale, verificando l’effettiva rappresentatività di chi sottoscrive i contratti pirata», illustra Benini.
Le cooperative hanno contribuito a sostenere il reddito di soci e lavoratori distribuendo ristorni per oltre 21 milioni di euro. Crescono inoltre i servizi di welfare aziendale messi in campo dalle cooperative, in particolare in materia di benessere dei dipendenti, sostegno alla maternità, accudimento di figli e famigliari, contrasto alle molestie e alle violenze di genere sui luoghi di lavoro.

Cooperazione tra coop

Un altro capitolo fondamentale del bilancio mutualistico riguarda il principio della cooperazione tra cooperative. La devoluzione del 3% degli utili a Coopfondsostiene la promozione di valori e progetti cooperativi, tra cui quelli sviluppati dalla scuole superiori di Modena e Ferrara nel concorso Bella Coopia.
Si stanno inoltre affermando nuove forme di cooperazione: i workers buyout e le cooperative di comunità. Lo scorso febbraio Legacoop Estense, Legacoop Bologna e Confindustria Emilia hanno sottoscritto un protocollo per supportare i dipendenti che decidono di rilevare la propria azienda costituendosi in cooperativa.
Sempre nel 2019 è stato lanciato da Legacoop il bando Coopstartup “Rigeneriamo comunità”, che prevede attività di formazione, tutoraggio, accompagnamento e accelerazione di cooperative di comunità. Queste rappresentano un modello innovativo di impresa finalizzato a contrastare, attraverso la partecipazione attiva dei cittadini alla gestione dei beni comuni, lo spopolamento delle aree interne o il degrado delle grandi città. Nel 2019 sono nate le prime due cooperative di comunità aderenti a Legacoop Estense: Ortika e I custodi del Frignano e la primaimpresa sociale.
Infine procedeil consolidamento di grandi filiere cooperative: si sono concluse nel 2019 operazioni di rilevanza nazionale come la nascita di Bonterre e la fusione fra Nordiconad e Conad Tirreno, che ha dato vita a Conad NordOvest. 

Territorio

In un contesto italiano di stagnazione, il valore della produzione delle cooperative campione èdi 5,7 miliardi di euro (+ 1,4% sul 2017) in leggera crescita. I risultati migliori caratterizzano le cooperative che operano anche su mercati esteri, hanno introdotti elementi di innovazionee operano in una logica di sostenibilitàambientale e sociale.
Per diffondere questi fattori di successo Legacoop Estense ha aperto un ufficio dedicato all’innovazione,che a fine novembre ha organizzato la Settimana della Ricerca, per favorire l’incontro tra le cooperative associate e l’ecosistema dell’innovazione dell’Emilia-Romagna. Quest’anno ha preso il via anche la commissione sostenibilità e territorio, in cui collaborano cooperative e società in prima fila per lo sviluppo sostenibile e il supporto alle comunità come Unipol (alla presidenza di ASVIS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), Coop (con la campagna “una buona spesa può cambiare il mondo”) e Conad (con la campagna “persone oltre le cose”).
Infine le cooperative hanno sostenuto le proprie comunità anche in modo diretto e concreto. Nel 2018 le associate hanno sostenuto 191 iniziative a favore dei territori di Modena e Ferrara, per un valore complessivo di 5 milioni e 450 mila euro. Vari gli ambiti di attività: scuola, ambiente, cultura, sport. Tuttavia l’impegno principale è stato come sempre sul versante del contrasto alla povertà, con oltre 4 milioni e 700 mila euro raccolti e donati alle persone più in difficoltàattraverso 52 diverse iniziative.


Redazione Pressa
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