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Trentamila imprese agricole dell’Emilia-Romagna sono a rischio chiusura. È quanto emerge da un'indagine condotta fra novembre 2023 e gennaio 2024 da Agri2000 Net, società di servizi in agricoltura, che conferma il malessere di migliaia di agricoltori che sono scesi con i trattori per le strade d’Italia e d’Europa.
I dati raccolti con un campione di 1.600 aziende agricole del territorio dell’Emilia, una delle zone a maggiore produzione agricola in Italia, evidenziano come quasi il 75% degli imprenditori agricoli sopra i 50 anni non abbiano ancora trovato un successore a cui affidare l’attività. Il 50% degli intervistati over 50 ha dichiarato che probabilmente la propria azienda nel futuro sarà venduta, mentre il 40% sarà affittato. L’83% delle aziende senza successore non sta al momento neanche tentando di individuarlo, mentre al 62% non interessa individuarlo neanche in futuro.
Elaborando questi risultati sulla base dei dati del 7° Censimento generale dell’agricoltura – secondo Agri2000 Net – in Emilia-Romagna, potrebbero chiudere appunto circa 30.
000 imprese su un totale di circa 43.000 gestite da over 50 attualmente in attività. Il motivo principale che emerge dalle risposte dei produttori è la scarsa redditività dell’azienda che dissuade gli imprenditori dalla voglia di continuare a portare avanti l’impresa, anche se molti degli interpellati (70%), sostengono che c’è l’elemento “passione” che avvicina e spinge i giovani verso questa attività difficile, ma stimolante e ricca di opportunità.
I risultati dell’indagine sono stati illustrati da Camillo Gardini di Agri2000 Net durante il Forum dell’Imprenditorialità 2024 intitolato “Come gestire il passaggio generazionale?”, evento conclusivo di progetto AgriManager, svolto in videoconferenza su ZOOM ieri.
Durante il Forum 6 imprenditori agricoli del territorio emiliano hanno raccontato le modalità attraverso cui hanno applicato con successo il passaggio generazionale all’interno della loro azienda: Barbara Barone, Titolare Azienda Agricola La Favorita di Crevalcore, Andrea Ferretti, Presidente Cooperativa La Collina di Reggio Emilia, Kristian Minelli, Presidente Coop.
Caseificio Razionale Novese di Novi, Riccardo Zanzi, Responsabile Certificazioni Vivai F.lli Zanzi di Gorgo di Ferrara, Diego Terzoni, Titolare Azienda Agricola Tenuta Il Rintocco di Vernasca di Piacenza, Roberto Peveri, Titolare Azienda Agricola Ciaolatte di Noceto di Parma.
Da tutti gli interventi è emerso che:
1) Preparare adeguatamente e per tempo il passaggio generazionale è l’attività più importante per un imprenditore che ha compiuto i 50 anni. Per questa attività, molto difficile, occorre investire tempo, energie e risorse.
2) I giovani considerano interessante fare gli imprenditori agricoli solo se hanno “passione” per quel lavoro. È una predisposizione che può essere aiutata ma non imposta.
3) I giovani sono disincentivati a considerare il lavoro di imprenditore agricolo se l’impresa non è in grado di generare un reddito soddisfacente.
4) Si fermano in azienda i giovani i cui genitori cedono loro la guida dell’impresa o di suoi settori.
5) Più le imprese sono multifunzionali e orientate all’innovazione e maggiormente sono attrattive per i giovani in quanto più bisognose di apporti esterni e capaci di stabilizzare il reddito.
6) Facilita l’inserimento di giovani imprenditori agricoli l’investimento su di loro in formazione, conoscenze e soprattutto frequentazione di reti di relazioni che consentano di condividere l’esperienza dell’impresa e del lavoro in modo positivo e proattivo.
Successivamente, è intervenuto Matteo Passini, Direttore Generale di Emil Banca, il quale ha sottolineato l’attenzione al settore agricolo posta dalla banca attraverso le attività di specialisti del settore in grado supportare la crescita delle imprese agricole del territorio.
Infine, Alessio Mammi, Assessore Agricoltura, Agroalimentare, Caccia e Pesca della Regione Emilia-Romagna, ha elencato gli strumenti e le risorse finanziarie messe a disposizione dalla regione per favorire il passaggio generazionale all’interno delle aziende agricole.
Redazione Pressa
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