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Le rimesse inviate in patria dagli immigrati residenti in Italia sono in costante aumento dal 2017. Nonostante il lieve calo del 2022 (-1,8%), il volume complessivo si mantiene sopra gli 8 miliardi. Rispetto al 2017, il valore è aumentato del +44,9%. Soldi introitati in Italia attraverso il lavoro autonomo o dipendente o altre fonti che non vengono reimmessi nel mercato italiano ma vengono inviati nei paesi di origine.
La Fondazione Leone Moressa, istituto di ricerca creato e sostenuto dalla CGIA di Mestre, ha analizzato i dati Banca d’Italia e ha fotografato la situazione nel 2022, evidenziando il dettaglio per Paese di destinazione e provincia di partenza.
1,2 miliardi verso il Bangladesh. Il primo Paese di destinazione è il Bangladesh con 1,2 miliardi di euro, pari al 14,6% del totale.
Ogni cittadino di questo stato che vive e lavora in Italia invia al proprio Paese 628 euro al mese. Di fatto, trattandosi di media, significa la maggior parte delle entrate che ogni cittadino del Bangladesh genera non viene investito e speso in Italia ma torna nel paese d'origine.
Nella classifica in cui la media italiana delle rimesse mensili pro-capite è di 136 euro, seguono Pakistan (330 euro al mese pro-capite di rimesse), Senegal (327), e Filippine (257 euro mensili pro-capite). Questi tre Paesi registrano tutti un trend fortemente positivo negli ultimi cinque anni. Diminuiscono invece i flussi verso l’Est Europa, in particolare Romania (-18,1%), Albania (-9,6%) e Moldavia (-10,2%), Paesi più facilmente raggiungibili via terra, portando con sé regali o denaro per la famiglia.
In forte calo nel 2022 anche l’Ucraina, a causa della guerra e della fuga di quasi 5 milioni di profughi.
Il fenomeno Cina: spariscono le rimesse
Confrontando la distribuzione delle rimesse nel 2022 con quella di dieci e cinque anni prima, emerge un profondo cambiamento. Nel 2012 vi era una minore frammentazione, con più di un quarto delle rimesse concentrato verso un solo Paese (la Cina). Nel 2022, invece, i primi cinque Paesi raggiungono poco più del 40% delle rimesse, e nessun Paese raggiunge il 15%. La Cina, che nel 2012 riceveva 3 miliardi di euro dall’Italia, oggi arriva appena a 23 milioni di euro e non figura nemmeno tra i primi 30 Paesi.
L'Emilia-Romagna
E' terza regione, dopo Lombardia e Lazio, per quantità di rimesse in termini assoluti inviate in milioni di euro nei paesi d'origine da stranieri residenti. Sono 851 i milioni di inviati. Cifra sostanzialmente identica a quella del 2021. Dopo un trend ascendente che dal 2017 al 2022 ha portato ad una variazione del 64,6%.
La Provincia di Modena
Sono 148 i milioni di euro inviati in termini di rimesse nel 2022, rappresentano il 17,3% del totale regionale con un incremento rispetto al 2022 e 2021 del più 9,1%. Modena, in termini assoluti, è la seconda in Regione dietro solo a Bologna
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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