'Far partire le vendite di fine estate quando la stagione non è praticamente ancora iniziata è dannoso soprattutto per le attività di minori dimensioni - sottolinea Roberta Simoni - In questa situazione l'avvio delle vendite di fine stagione rischia di seguire di pochissimo o addirittura di precedere l'inizio dell'estate metereologica, costringendo di fatto i negozi di abbigliamento a mettere 'in saldo' l'intero magazzino estivo senza avere avuto la chance di porre in vendita i capi di abbigliamento al prezzo normale'. Migliaia di imprese del settore moda sono attualmente in difficoltà: continuano a perdere quote di mercato significative sia a causa del cambiamento climatico, sia perché le grandi piattaforme online continuano indisturbate a operare senza controlli, vanificando di fatto i saldi, che costituiscono un appuntamento economico importante per le imprese tradizionali della moda. 'Occorre iniziare un percorso nuovo a tutela delle imprese del settore moda italiano - conclude Simoni - e ciò è possibile solo con una presa di posizione netta a livello nazionale'.
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