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Il Consiglio di amministrazione del Gruppo Hera, presieduto dal presidente esecutivo Cristian Fabbri, ha approvato oggi all’unanimità i risultati consolidati del primo trimestre 2024 e ha nominato il nuovo vicepresidente della multiutility.
Come previsto l’incarico di vicepresidente (non esecutivo) va all’avvocato Tommaso Rotella, nominato consigliere della multiutility durante l’Assemblea dei Soci dello scorso 30 aprile.
L’avvocato Rotella è stato nominato anche vicepresidente del Comitato Esecutivo di Hera spa, Presidente del Comitato Remunerazioni e del Comitato Controllo e Rischi (coincidente con il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate).
Modenese, 52 anni, ad oggi Rotella è anche presidente del gruppo politico +Europa Modena.
Il Consiglio di amministrazione ha confermato inoltre la nomina a componente del Comitato Controllo e Rischi e del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate di Enrico Di Stasi, nominato consigliere dall’Assemblea dello scorso 30 aprile.
Il Consiglio di amministrazione ha, altresì, valutato l’indipendenza degli Amministratori Rotella e Di Stasi. Sulla base delle dichiarazioni rese dagli stessi e delle informazioni a disposizione della società, il consigliere Rotella è risultato indipendente e il consigliere Di Stasi non indipendente. Il vicepresidente Rotella ed il consigliere Di Stasi hanno inoltre dichiarato di non detenere azioni Hera.
I numeri
'Il primo trimestre 2024 si chiude con i principali indicatori economico-finanziari in crescita, grazie alla consolidata strategia multibusiness bilanciata tra attività regolamentate e a libera concorrenza: risultati che confermano i target di creazione di valore inseriti nel Piano industriale. Infatti, le buone performances operative permettono di consuntivare un margine operativo lordo di 417,1 milioni in crescita rispetto ai risultati eccezionali dell’anno scorso. La progressiva normalizzazione dello scenario energetico ha, inoltre, consentito una crescita dell’utile in doppia cifra e del rendimento del nostro capitale investito che si attesta al 9,5% - afferma il presidente Fabbri -.
Nel settore dell’energia elettrica l’incremento del 19% dei clienti conferma la forza commerciale e le competenze del nostro Gruppo, capace di crescere, fidelizzare la clientela con servizi a valore aggiunto per la decarbonizzazione e l’efficientamento energetico e conquistare sempre nuove quote di mercato, raggiungendo complessivamente i 3,9 milioni di clienti energy”.
Nel primo trimestre 2024, i ricavi sono stati pari a 3.285,8 milioni di euro, in significativa flessione rispetto ai 5.628,9 milioni dell’analogo periodo del 2023, principalmente per il calo dei prezzi delle commodity energetiche e per le minori attività di intermediazione, oltre alla riduzione delle opportunità legate agli incentivi di efficienza energetica negli edifici abitativi. Tale contrazione è parzialmente compensata dai maggiori volumi venduti di energia elettrica, anche grazie al rilevante sviluppo commerciale.
Il margine operativo lordo al 31 marzo 2024 sale a 417,1 milioni di euro (+1,7%) rispetto ai 410,2 milioni dei primi tre mesi del 2023. La crescita è riconducibile soprattutto al contributo del ciclo idrico per 9,8 milioni di euro, alle buone performance dell’area elettrica e dell’area ambiente, in crescita rispettivamente di 3,5 e 2 milioni di euro, e agli altri servizi per 1,4 milioni di euro, che compensano la flessione dell’area gas di 9,8 milioni dovuta al venir meno del contributo del superecobonus.
Il risultato operativo netto al 31 marzo 2024 sale a 245,9 milioni di euro, in crescita del 4,2% rispetto ai 236,1 milioni del primo trimestre 2023. La performance è stata sostenuta anche da minori accantonamenti al fondo svalutazione crediti, per effetto della normalizzazione dei prezzi delle materie prime e dei minori volumi gas. Anche il risultato ante-imposte è in crescita e si attesta a 212,9 milioni di euro (+11,1%) rispetto ai 191,7 milioni al 31 marzo 2023, grazie in particolare al buon andamento della gestione finanziaria.
Al netto delle imposte che hanno inciso per il 28%, principalmente per i minori benefici fiscali consuntivati nel primo trimestre 2024, rispetto all’analogo periodo del 2023, l’utile netto sale a 153,3 milioni di euro (+9,3%), rispetto ai 140,3 milioni al 31 marzo 2023. Anche l’utile netto di pertinenza degli Azionisti del Gruppo sale a 143,1 milioni di euro, in crescita (+11,6%) rispetto ai 128,2 milioni al 31 marzo 2023. Questi risultati sostengono una creazione di valore per tutti gli stakeholder in linea con le attese di Piano.