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Oggi, domenica 1 dicembre, è la prima domenica di Avvento. L'Avvento nella liturgia cristiana comprende le quattro domeniche che precedono il Natale e viene rappresentato con 4 candele che vengono poste sull'altare principale nelle chiese.
È verso la fine del lV secolo che si riscontra in Gallia ed in Spagna un periodo di preparazione al Natale, ma solo nel Vll secolo si inizierà a parlare di 'Tempo di Natale' nelle 4 settimane che precedono la festa. La parola Avvento deriva dal latino Adventus che significa 'Venuta' anche se viene usata con il significato di 'Attesa'.
Sul piano teologico nell'Avvento si ricorda la prima venuta del figlio di Dio, che nasce a Betlemme e contemporaneamente il tempo in cui si aspetta la venuta del Cristo alla fine dei tempi.
La prima domenica di Avvento è dedicata proprio alla venuta del Signore alla fine dei tempi.
La seconda e la terza domenica sono dedicate a San Giovanni Battista: il grande profeta che annuncia e indica il Messia.
La terza domenica è detta anche domenica della gioia (Gaudete) a motivo dell'antifona d'ingresso della Messa che riporta un passo della lettera ai Filippesi di San Paolo: 'Rallegratevi sempre nel Signore: ve lo ripeto, rallegratevi, il Signore è vicino'.
Nella quarta domenica, infine, nella liturgia si ricordano gli antefatti che precedono la nascita di Gesù. Il Papa ricorda come prepararsi al Natale. 'Con l'avvento - dice Papa Francesco - si comincia un cammino, il Natale non è solo un ricordo bello... Noi camminiamo per incontrare Gesù: lo incontriamo con il cuore, con la vita e con la fede. Occorre anche lasciarci incontrare da Lui; non siamo noi i padroni di questo incontro. Per prepararci a questo evento occorre aprire il cuore per sentire quello che Gesù ha da dirci. Alcuni atteggiamenti aprono l'incontro: la perseveranza nella preghiera, l'operosità nella carità fraterna, l'avvicinarci un po' di più a quelli che hanno bisogno e la gioia nella lode del Signore'.
Redazione Pressa
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