Del Santo Vescovo ci resta una lettera, da lui scritta all'imperatore Costanzo, in cui viene descritta l'apparizione di una Croce luminosa nel cielo di Gerusalemme il 7 maggio 351. L'immagine sacra rimase per parecchie ore e tutta la popolazione accorse con gioia ad ammirare lo spettacolo della celeste visione. La lettera di Cirillo è ritenuta autentica e il suo merito sarebbe quello di rendere autentica anche la Croce di Cristo ritrovata anni prima a Gerusalemme.L'opera più importante di Cirillo sono le '24 Catechesi', in cui vengono spiegati in modo semplice e dettagliato il significato teologico dei Sacramenti e il mistero della Trinità. Le catechesi di San Cirillo sono ancora oggi molto studiate; forniscono preziose informazioni e il profilo teologico delle medesime indurra' nel 1882 Leone Xlll a proclamarlo Dottore della Chiesa. Anche il Concilio Vaticano ll richiama l'insegnamento di San Cirillo in due costituzioni dogmatiche: la 'Lumen gentium' e la 'Dei Verbum'. E ancora nel decreto 'Ad gentes', sull'attività missionaria della Chiesa.Buon onomastico a chi si chiama Cirillo.
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