rubricheIl Santo del giorno
La Pressa
Oggi, 9 gennaio, si festeggia San Marcellino di Ancona.
Marcellino visse nel Vl secolo e fu il sesto Vescovo di Ancona tra il 550 ed il 568.
Marcellino era dotato di un'anima grande e docile e fin da giovinetto manifestava grandi virtù. In età adulta si dimostrò uomo Santo e pieno di zelo.
Per l'elevato impegno e la sua grande bontà venne eletto, nell'anno 551, Vescovo di Ancona sotto il pontificato di Vigilio l.
La santità del Vescovo di Ancona si rese palese quando bastò la sua presenza per proteggere e salvare la città da un furioso incendio. Marcellino infatti, con un libro sacro in mano, ammalato di gotta, si fece trasportare di fronte al fuoco e miracolosamente si spense e Ancona fu salvata.
Alla memoria del Vescovo è legato un importante libro liturgico che avrebbe tenuto in mano al momento di operare il miracolo dello spegnimento dell'incendio.
Tale libro fu considerato preziosa reliquia e venne usato non solo per scopi liturgici ma anche come oggetto sacro. I fedeli a scopo devozionale e per ottenere grazie lo toccavano e lo baciavano. Per questo motivo l'importante documento liturgico subì un importante deperimento. I fogli superstiti riordinati, grazie ad un accurato restauro, contengono vari temi Sinottici scritti in caratteri onciali con brevi didascalie in scrittura longobarda.
Il prezioso libro è un documento storico e un ricordo del Vescovo Marcellino.
Il culto del Vescovo, nella Chiesa di Ancona, risale a tempi remotissimi e le sue reliquie sono ora custodite, dopo una ricognizione del 1756, in una artistica urna presso la cripta dei Santi protettori.
Buon onomastico ai lettori e alle lettrici che portano il nome di Marcello e di Marcella.
San Marcellino e il libro miracoloso

Il culto del Vescovo, nella Chiesa di Ancona, risale a tempi remotissimi e le sue reliquie sono ora custodite in una artistica urna


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Marcellino visse nel Vl secolo e fu il sesto Vescovo di Ancona tra il 550 ed il 568.
Marcellino era dotato di un'anima grande e docile e fin da giovinetto manifestava grandi virtù. In età adulta si dimostrò uomo Santo e pieno di zelo.
Per l'elevato impegno e la sua grande bontà venne eletto, nell'anno 551, Vescovo di Ancona sotto il pontificato di Vigilio l.
La santità del Vescovo di Ancona si rese palese quando bastò la sua presenza per proteggere e salvare la città da un furioso incendio. Marcellino infatti, con un libro sacro in mano, ammalato di gotta, si fece trasportare di fronte al fuoco e miracolosamente si spense e Ancona fu salvata.
Alla memoria del Vescovo è legato un importante libro liturgico che avrebbe tenuto in mano al momento di operare il miracolo dello spegnimento dell'incendio.
Tale libro fu considerato preziosa reliquia e venne usato non solo per scopi liturgici ma anche come oggetto sacro. I fedeli a scopo devozionale e per ottenere grazie lo toccavano e lo baciavano. Per questo motivo l'importante documento liturgico subì un importante deperimento. I fogli superstiti riordinati, grazie ad un accurato restauro, contengono vari temi Sinottici scritti in caratteri onciali con brevi didascalie in scrittura longobarda.
Il prezioso libro è un documento storico e un ricordo del Vescovo Marcellino.
Il culto del Vescovo, nella Chiesa di Ancona, risale a tempi remotissimi e le sue reliquie sono ora custodite, dopo una ricognizione del 1756, in una artistica urna presso la cripta dei Santi protettori.
Buon onomastico ai lettori e alle lettrici che portano il nome di Marcello e di Marcella.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>
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