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Nei giorni scorsi, a seguito di una segnalazione pienamente accolta dal Co.re.com dell'Emilia-Romagna sul mancato rispetto della legge sulla par condicio (che in periodo elettorale vieta alle istituzioni e gli amministratori con incarici politici e di governo di svolgere una comunicazione in forma diretta e personale), il Comune di Modena e la Provincia di Modena, richiamati dal Corecom, avevano corretto l'oggetto delle rispettive violazioni, rimuovendo dai propri siti web e dai canali istituzionali gli interventi diretti del Sindaco di Modena e del Presidente della provincia. Il fatto di avere sanato subito la situazione ha consentito l'archiviazione delle procedure che in caso contrario avrebbero potuto portare ad una sanzione o ad un ammenda (cosa già successa per il Comune di Modena). In pratica, comune e provincia hanno riconosciuto l'errore, rimuovendone l'origine ed evitando procedure sanzionatorie.
Stessa cosa dovrebbe valere per la Regione Emilia-Romagna e per la sua amministrazione.
Così evidentemente non è. Perché dopo alcuni giorni di comunicazione istituzionale abbastanza neutra, il sito della Regione e la sua Home Page sono tornati ad assumere le sembianze di un volantino elettorale della giunta Bonaccini e dello stesso Presidente. Con una informazione diretta e personale da parte degli organismi di governo e del presidente, ovvero il contrario di quanto la legge (sulla quale la Regione attraverso il Corecom, ha potere di vigilanza e controllo delegata dall'Agcom), prevede. Con Bonaccini che propaganda sé e l'azione delle Regione a favore del basket, o invita tutti all'unità per garantire serenità a tutti all'inizio del nuovo anno scolastico, con l'assessore Corsini che dispendia consigli su come comportarsi per godersi le vacanze in sicurezza, con l'assessore alla sanità che esulta per l'azione delle Regione in tema di test sierologico. Come se la campagna elettorale, anziché rispettarla nelle sue regole della comunicazione, la facessero.
Dal sito istituzionale. Cosa che se inopportuna politicamente ma consentita dalla legge fuori dalla campagna elettorale e referendaria, ora non è consentita dalla legge. Perché in quel periodo ci siamo dalle luglio scorso al giorno delle elezioni amministrative e del referendum Una legge che vieta questo genere di comunicazione tanto più quanto questa si riferisce, in questo perioso, sia alla campagna referendaria, sia per per le elezioni amministrative. Una legge che se riuscita a fermare subito la spinta di Comune e Provincia di Modena pare non preoccupi il Presidente Bonaccini deciso ad andare oltre. Onnipresente ad ogni appuntamento, pubblico, privato, di partito, con il suo libro e in quella che anche in ambienti PD vedono come una corsa alla segreteria nazionale del partito, sfumata l'ipotesi di una corsa a candidato premier.
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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