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Aimag, Seta, Fiera: così Modena diventa (piccola) succursale di Bologna
La Pressa
Gli effetti di queste dimissioni saranno devastanti per il territorio: il caso della Fiera, nonostante le promesse sul cuore del Comune, lo dimostra

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Il percorso ormai è segnato in modo chiaro. Modena si appresta a diventare succursale irrilevante del capoluogo di Regione. Modena di Ferrari, di Pavarotti, Modena ducale, Modena delle eccellenze gastronomiche e della Ghirlandina, conta sempre meno e - nonostante la sua ricchezza, anche economica - sta scivolando irreversibilmente verso la trasformazione in banale periferia di Bologna.
A testimoniare questa deriva senza argini sono le recenti operazioni che stanno strappando via al territorio storiche eccellenze. Alcune operazioni già chiuse, altre in procinto di finalizzarsi, sempre ovviamente con la benedizione del partito di governo locale, quel Pd che in Emilia è una cosa sola col potere.
La prima operazione già conclusa è quella della Fiera di Modena che è stata ceduta in toto a Bolognafiere. Una dismissione senza appello che ha spogliato la città di un luogo centrale in termini di attività e turismo.
Ci sta provando la Camera di Commercio a metterci una pezza entrando in Bolognafiere, nonostante il veto di Lepore. In ogni caso i giochi sono fatti.
Seconda operazione ormai largamente annunciata è quella che riguarda la fusione di Seta, l'azienda di trasporto pubblico locale, in Tper. La volontà di passaggio è stato già ufficializzata dal presidente di Regione De Pascale e dall'assessore Priolo, il sindaco Mezzetti e il fedele scudiero-assessore Zanca (guarda caso entrambi bolognesi) fingono di trattare, ma ormai anche in questo caso il dado è tratto.
Terza operazione riguarda Aimag. Il controllo della multiutility-gioiello della Bassa sta per essere ceduto in via esclusiva ad Hera, con tanto di plauso bipartisan dei sindaci Pd e Lega (proprio la Lega che aveva fatto dell'autonomia di Aimag una crociata). Unici a resistere sono gli ultimi ex sindaci-samurai di Mirandola e Concordia. Battaglia nobile ma probabilmente perdente.
Il meccanismo
Da notare come il meccanismo per giustificare questa svendita incondizionata, questo sventolio di bandiere bianche sul campo dell'autonomia e dell'orgoglio provinciale, è sempre lo stesso. Ne sono un esempio plastico la vicenda Seta e la vicenda Aimag. In entrambi i casi la politica (tradotto, Sistema Pd) racconta di aziende decotte, di realtà ormai insostenibili e non in grado di partecipare a gare o offrire servizi decenti. Ovviamente questa crisi è da addebitare a un passato indefinito, quando a governare erano entità mitologiche, fatto sta che con questi numeri e bilanci - si dice - Aimag e Seta non stanno in piedi. Poco importa sia vero o no, poco importa se la crisi sia stata in qualche modo indotta (nel caso di Seta, ad esempio, basta ridurre i trasferimenti per far saltare il banco), l'importante è giungere alla conclusione che non esistono alternative alla cessione ai colossi bolognesi Tper e Hera. I Dem applaudono, il centrodestra pure e tutti sono felici e contenti. Del resto lo fanno per il bene dei cittadini.
Gli effetti
Gli effetti di questa dismissione a favore di Bologna ovviamente non sono solo nominali ma anche concreti. L'operazione già conclusa di Modenafiere lo dimostra. A dicembre 2022 il Comune di Modena assicurava con tanto di croce sul cuore che, nonostante l'uscita dalla Fiera, gli eventi sarebbero rimasti (qui il comunicato). Risultato? Modena in due anni ha perso tutte le grandi fiere che la avevano caratterizzata: da Play a Skipass.
Con Aimag e Seta le c'è da scommetterci le cose andranno in modo identico. Si prometteranno organi di vigilanza, comitati territoriali, tanta tanta attenzione dalla politica. E poi? Poi deciderà tutto Bologna attraverso Hera e Tper. Come è normale che sia quando si cede una proprietà.
Giuseppe Leonelli
Giuseppe Leonelli
Direttore responsabile della Pressa.it.
Nato a Pavullo nel 1980, ha collaborato alla Gazzetta di Modena e lavorato al Resto del Carlino nelle redazioni di Modena e Rimini. E' stato .. Continua >>
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