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'Serve fiducia. Il rapporto tra le istituzioni si fonda su questo. Sulla fiducia'. E' ruotata tutta intorno a questo concetto la conferenza stampa di oggi in Regione Emilia Romagna sul tema del finanziamento degli interventi post-alluvione. In sintesi il Governo dovrebbe fidarsi delle stime a grandi linee tratteggiate dalla Regione e procedere a metterci i soldi. Tutti possibilmente: parliamo di circa 2,3 miliardi per le opere urgenti. Perchè - si è detto - i danni a causa dell'alluvione ci sono stati (e questo è tanto vero quanto banale), il Governo li ha promessi (ed è altrettanto vero) e quindi si proceda. Bene. Ma per cosa verranno usati questi soldi? Saranno davvero investiti per opere legate ai danni dell'alluvione o verranno utilizzati anche per interventi che nulla hanno a che vedere con essa? Queste non sono domande da porsi (infatti durante la conferenza stampa sono state ammesse solo tre domande e nessun quesito è stato concesso ai giornalisti, la gran parte, collegati da remoto) perchè - appunto - occorre fiducia.
Ad aprire il tema era stato ieri il viceministro Galeazzo Bignami con un post su Facebook. 'Ad oggi ancora la Regione non ha trasmesso al Governo, benché richiesto, nessun elenco degli interventi da eseguire. Ha chiesto 2,3 miliardi subito, sulla fiducia. Voi vi fidereste di Schlein e compagni? La cura del territorio colpito era competenza loro'.
Ecco appunto. La fiducia. Vi fidereste? E la Regione nella conferenza stampa di oggi, convocata in fretta e furia poche ore dopo quell'intervento, ha detto che occorre fidarsi. Ci mancherebbe. E' vero, l'elenco non è ancora stato trasmesso, probabilmente - ha detto l'assessore Priolo - verrà dato al ministro Musumeci tra una settimana nel corso di un incontro a Roma sulla emergenza incendi, ma non è questo il punto.
Eh no. Il punto è la fiducia.
La stessa fiducia dimostrata da un Pd che per muovere la propria reprimenda nei confronti di Galeazzo Bignami ha mobilitato tutti i suoi uomini migliori (e anche quelli peggiori) con tanto di attacchi personali e l'immancabile strumentalizzazione di una foto (tanto inopportuna quanto 'rubata') di oltre due lustri fa del viceministro con divisa nazista a una festa. Foto rilanciata anche sui canali ufficiali Pd. Altro che dibattito nel merito, demolire l'avversario e via che si va. Quelli della fiducia...
Certo, oggi in conferenza stampa ogni relatore ha usato una sfumatura diversa: l'assessore Priolo ha fatto la parte del poliziotto buono dicendo comunque di apprezzare la richiesta del Dipartimento protezione civile, il presidente della provincia di Ravenna ha fatto la parte del duro dicendo che la richiesta di elencare gli interventi è finanche inopportuna e il sindaco di Forlì-Cesena si è lasciato andare anche a una parolaccia. Per rafforzare il concetto. Più fiducia per tutti. E - ca va sans dire - Bonaccini unico commissario possibile, perchè ogni ipotesi diversa sarebbe lesa maestà.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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