Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Il M5s è di destra o di sinistra? Una domanda vecchia e poco pertinente, perché - per dirla con Di Battista - 'parlare di fascismo e comunismo significa fare un regalo al sistema'.
Vero. Vero anche che le storie personali restano e, fermandosi alla nostra provincia, raccontano di una base a 5 stelle proveniente quasi tutta da una cultura di sinistra. Si', sono quasi tutti di sinistra anche gli eletti pentastellati modenesi, alcuni anche con passati di sinistra radicalissima, tutti (o quasi) a parte il parlamentare Vittorio Ferraresi, giovane rampollo di una famiglia finalese da sempre di destra.
Bene. Proprio Ferraresi (e non sarà un caso) è l'autore della relazione di minoranza che ieri ha bocciato il ddl Fiano contro la propaganda fascista e nazista. Una posizione che archivia l'antifascismo e che a pelle fa rabbrividire.
Il fascismo è stato la vergogna del nostro Paese, le leggi razziali ci accomuneranno per sempre al male assoluto hitleriano, nulla di quel Ventennio va salvato. Perché le bonifiche delle paludi non valgono l'assenza di libertà. Nemmeno il Duce avesse reso fertile il deserto del Sahara.
Detto questo a guardare chi sono oggi i portabandiera dell'antifascismo viene da sorridere. Il Pd renziano che volutamente ha rottamato ogni ideologia interna, ha cancellato la propria storia, ha etichettato come 'vecchi e superati' i sindacati, ha marginalizzato la sinistra interna deridendo la parola 'compagni'... Ecco quel Pd renziano ora si riscopre baluardo di difesa contro l'ideologia negativa. Dopo aver teorizzato che le idee positive non servono si appella al no a quelle nefaste per aggregare l'aggregabile. Per rinsaldare quel che resta della truppa.
A Modena ieri il sindaco Muzzarelli ha attaccato i 5 stelle dicendosi 'sconcertato di come i 5 stelle sposino la destra'.
Vero. Ma ci dica il sindaco cosa è la Sinistra a Modena e in Italia. Cosa del suo Renzi (che egli ha sostenuto per convenienza alle ultime primarie nonostante il suo passato da vero comunista) vi e' di sinistra? Cosa lo accomuna al nuovo stratega della comunicazione nazionale Pd Matteo Richetti, il democristiano doc che egli accuso' di parlare a vanvera 'dando aria ai denti' meno di un anno fa? Allora forse - piuttosto che vedere strumentalizzato il valore assoluto dell'antifascismo - vale la pena arrendersi. Arrendersi non al ritorno di quel Male ovviamente, ma all'idea che, come afferma oggi lo stesso Ferraresi su Repubblica, le ideologie non valgono più. Sono definitivamente morte. E' tutto uguale. Destra, sinistra, centro. Reazionari e progressisti. Non solo chiedersi se il M5s e di destra o sinistra non ha senso, ma non hanno più senso quello due parole se non all'esame di scuola guida. Tutto svanito insomma. Con tutti i rischi che questo comporta.
Leo
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>