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E se il centro destra modenese volesse sorprendere tutti, compreso il centro sinistra inclusivo, andando proprio in territorio progressista e proponendo un’elezione primaria tra Negrini e Giacobazzi? E se dall’alto dei cieli romani, laddove sarà deciso chi sarà candidato tra Negrini e Giacobazzi, prendessero questa rivoluzionaria decisione che, in un colpo solo, coinvolgerebbe: il mondo civico a cui tanto si guarda, l’inclusione di tutto un potenziale elettorato, andrebbe a dare lezioni in casa d’altri, quel PD che ha rinunciato alle primarie per non cedere alla tentazione del caos e, soprattutto, darebbe automaticamente quel patentino di presentabilità che pare che il centro destra cerchi sempre dalla sinistra. Per la serie, se andiamo bene a loro, siamo presentabili.
Sarebbe una mossa sorprendente, spiazzante e, in una qualche maniera di rottura con tutti gli schemi che caratterizzano la coesistenza del sistema Modena con quello delle opposizioni cartonate, che non fanno nulla per dimostrare il contrario.
Poi magari siamo noi ingenui, in realtà il centro destra sta tardando nello svelare le carte perché sanno cose che noi non sappiamo e allora lasciano a Mezzetti l’illusione che ancora una volta a Modena si vincerà facile.
La nostra è fantapolitica, non ci sarà nessuna sorpresa e, dal canto nostro, non ci permettiamo di dare consigli in materie che non ci competono. Tuttavia, se proprio non sanno come sbrogliarla, tentare una mossa che, se non vincente, sicuramente mostrerebbe un segno di discontinuità rispetto al presentarsi per il solo partecipare alle elezioni, non sarebbe una cattiva idea. Darebbe finalmente il segnale che il centro destra modenese, ideologicamente non si affida a De Coubertin e fa propria un’idea di partecipazione.
Ma appunto, è fantapolitica.
Stefano Bonacorsi
Stefano Bonacorsi
Modenese nel senso di montanaro, laureato in giurisprudenza, imprenditore artigiano, corrispondente, blogger e, più raramente, performer. Di fede cristiana, mi piace dire che sono .. Continua >>