Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Aveva ragione Bonaccini, lo abbiamo già detto. Il coronavirus è peggio del terremoto 2012. E, stante il lavoro eroico di medici e infermieri, a livello istituzionale sta succedendo quello che accadde con il sisma. E questa volta in prima linea vi sono certo i sindaci (si pensi al costante lavoro di informazione del sindaco di Carpi Alberto Bellelli) che devono rispondere ai cittadini e sono di fatto chiamati a far rispettare scelte già prese, ma soprattutto vi è la Regione Emilia Romagna per le competenze che ha sulla sanità. Nonostante i tentennamenti e i teatrini messi in scena dal Governo Conte. Vi è il presidente Stefano Bonaccini in testa e il commissario Sergio Venturi, richiamato per le sue indubbie competenze di medico, a gestire l'emergenza sul territorio. Oggi, al di là della battaglia politica, al di là delle polemiche, l'intera comunità guarda a loro e lo fa con rispetto.
Trasversale.
Un sforzo quello degli amministratori chiamati a fare scelte difficili, impopolari, a tenere insieme istanze diverse (da quella sanitaria alla tutela minima dei posti di lavoro), che si unisce alla necessità di non diffondere il panico, ma allo stesso tempo informare con la maggiore precisione possibile.
Un lavoro di fronte al quale non si può che avere rispetto.
In questo senso va letto il momento di commozione di ieri del commissario Sergio Venturi, rimarcato anche dal portavoce di Bonaccini, Stefano Aurighi. 'Era un pianto trattenuto per l'indignazione di quanto successo a Parma' - ha scritto.
Il fatto è noto e riguarda tre persone denunciate ieri dalla Guardia di Finanza per la vendita abusiva di mascherine, guanti e gel igienizzanti sottratti illecitamente all’azienda sanitaria del capoluogo ducale. Era stato rimarcato anche da Bonaccini poco prima di Venturi. 'E’ una vergogna.
Che delle persone, a maggior ragione i dipendenti pubblici di un’azienda sanitaria, sfruttino l’emergenza che stiamo vivendo per fini di lucro a proprio vantaggio è davvero inaccettabile. Un fatto, se verificato, che da solo qualifica chi lo ha compiuto. Persone, nel caso, che dovranno essere tutte chiamate a scontare fino in fondo la pena'.
Il fatto, il furto di mascherine, è vergognoso e odioso, ovviamente. Ma di per sè non giustifica la commozione trattenuta di Venturi evidentemente. E' una commozione, quella del commissario regionale, che nasce dalla consapevolezza della sfida che abbiamo tutti di fronte. Una commozione che non profuma affatto di resa, ma restituisce una umanità che nella debolezza, nella consapevolezza della fragilità, trova la sua forza. Perchè ripartiremo di certo, più forti di prima per usare uno slogan forse abusato ma reale. E magari, finita questa emergenza, ci ritroveremo tutti un po' più Uomini. E gli abbracci, quando possibili, saranno più sinceri.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>