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Più di un anno fa chiedemmo ai Dirigenti Sanitari modenesi, che nella sede Ausl di Modena avevano convocato la stampa per farsi fotografare mentre si vaccinavano contro l'influenza, di fare la stessa cosa con il vaccino Covid, dimostrando di accompagnare l'invito ripetutamente lanciato da loro e dai colleghi sanitari a tutta la popolazione a vaccinarsi, dando il loro esempio. Ovvero fornendo il braccio in mostra ai fotografi. Non se ne fece nulla. Ci venne detto che il calendario vaccinale era diverso per gli operatori e che sarebbe stato più difficile da organizzare rispetto ad un appuntamento unico come quello per l'influenza ma che comunque appena ce ne sarebbe stata la possibilitè sarebbe stato organizzato. Ne chiedevamo uno di operatori, almeno uno, mica tanti. Nemmeno tre come per l'influenza. Uno. Invece nulla.
Nessuno, anche quando per i sanitari il vaccino covid non solo era raccomandato ma era obbligatorio, con almeno tre dosi, si rese disponibile a farlo. A dimostrare direttamente ai giornalisti, anche senza ostentare con foto come succedeva per l'influenza, di vaccinarsi convintamente contro il Covid. Nessuno dei dirigenti e responsabili a cui lo avevamo chiesto e che dalle strutture sanitarie ed ospedaliere sponsorizzava il vaccino, si rese disponibile. Attraverso i canali ufficiali e della comunicazione utilizzati per organizzare, comunicare promuovere le vaccinazioni anti-influenzali, non ricevemmo mai risposta in tal senso.
Poi, l'obbligo che doveva rimanere in vigore per i sanitari fino al 31 dicembre 2022, decadde un mese prima, per volere del nuovo governo che anticipò lo stop al 1° novembre.
Per i sanitari però la vaccinazione rimaneva fortemente raccomandata.
Nel febbraio 2023 in una conferenza stampa in cui vennero diffusi i dati dell'infezione e della vaccinazione covid tra la popolazione, chiedemmo alla dirigenza sanitaria presente di fornirci il dato specifico sulla vaccinazione degli operatori sanitari e il dato fu sorprendente. Emerse che, dando per scontato che tutti fino a qual momento avessero rispettato l'obbligo vaccinale, solo un operatore sanitario su cinque aveva proseguito con la vaccinazione sottoponendosi, a quasi un anno dalla terza dose, alla quarta dose. Poco più del 20%. Un dato equivalmente nemmeno alla popolazione target per cui la vaccinazione rimaneva raccomandata e mediamente diffusa, bensì alla popolazione generale. Nonostante l'appartenenza a una categoria per la quale la vaccinazione era raccomandata, gli operatori sanitari erano tra quelle in cui si vaccinava meno.
Le motivazioni fornite dalla Direttrice Sanitaria dell'Ausl di Modena Romana Bacchi, alla nostra domanda, furono altrettanto sorprendenti. Emerse infatti da un lato che molti sanitari non si erano ancora sottoposti alla seconda dose Booster perché erano stati contagiati o erano in quel momento contagiati (a conferma di un livello di protezione dal contagio se non blanda quantomeno da verificare), e dall'altro perchè si era diffuso un 'diverso approccio' alla vaccinazione covid. In soldoni, finito l'obbligo, in pochissimi anche tra personale sanitario e ospedaliero, sceglieva di vaccinarsi volontariamente. Nemmeno, appunto, se al lavoro nei luoghi più delicati ed esposti come gli ambienti sanitari dove la vaccinazione per gli operatori continuava ad essere fortemente raccomandata dagli organismi nazionali, non solo sotto un profilo sanitario in senso stretto ma anche sotto un profilo 'etico' trattandosi del luoghi a contatto con pazienti fragili e di ambienti dai quali ufficialmente partivano appelli e campagne alla vaccinazione. Insomma, anche per una questione di coerenza rispetto al proprio 'essere' oltre alla propria 'funzione'. Segno che tutta questa convinzione che animava anche le campagne di promozione, non era poi così intensa.
Veniamo ad oggi. Quest'anno, come nel febbraio 2023, l'obbligo non c'è, ma rimane, rispetto al nuovo vaccino aggiornato Covid, la forte raccomandazione per gli operatori sanitari. E allora, di fronte alle stesse condizioni porgiamo nuovamente le nostre stesse domande. I sanitari, a partire dalla dirigenza che se confermerà quanto successo gli scorsi anni dovrebbe mostrare agli obiettivi della stampa il braccio sottoposto al vaccino antinfluenzale nella campagna 'Io mi vaccino', sarà pronta a mostrarsi questa volta, anche per la vaccinazione covid? E soprattutto, sarà pronta, in virtù non più di un obbligo ma di una raccomandazione, a sottoporsi comunque al vaccino aggiornato appena arrivato in migliaia di dosi anche a Modena?
Gi.Ga.