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E’ una crisi di governo politica quella che si è aperta ieri con le dichiarazioni del Vicepremier e Ministro dell’interno Matteo Salvini, sfociata oggi nella mozione di sfiducia nei confronti del premier da parte dello stesso Salvini. Un crisi politica che andrà portata e definita in parlamento dove il Premier Conte, dopo la convulsa giornata che ha visto la salita al Quirinale, ha invitato Salvini a spiegare in parlamento e agli italiani le ragioni della scelta di interrompere l’esperienza di governo.
Una crisi profondamente politica alla quale sembra non esserci soluzione se non il voto anticipato. Una crisi che, al dell’estate di mezzo, impone tempi tecnici da rispettare. Dalla data di scioglimento delle Camere al voto devono passare per legge almeno 45 giorni, che diventano 60 per strutturare tutte le procedure per consentire il voto degli italiani all’estero.
Le prime possibilità per andare alle urne, anche nell’ipotesi improbabile di uno scioglimento delle Camere intorno a ferragosto, si avrebbero ad ottobre, con le date utili del 13, 20 e 27 ottobre. Salvini punterebbe ad una soluzione di questo tipo, rapida, ma che è non è vista di buon occhio dagli alleati di governo.
Ipotesi, quella di fine ottobre, che sarebbe possibile anche nella prospettiva di una convocazione delle camere per il 20 agosto. Il 27 ottobre segnerebbe anche l’apertura della finestra utile (che si chiuderà il 26 gennaio) per fissare la data delle elezioni regionali. Data che potrebbe segnare il cosiddetto election day in cui fare combaciare consultazioni politiche e regionali. Data che segnerebbe anche l’ultima occasione utile per il voto in autunno.
Perché da quel punto sarebbe la legge di bilancio, già avviata nel suo iter preliminare anche nei confronti dell'Europa, a dettare l’agenda parlamentare e di governo, con la data del voto politico che a quel punto slitterebbe così ai primi mesi del 2020. In quel caso il Presidente della Regione Stefano Bonaccini potrebbe approfittarne, evitando il rischio dell'election day e scegliendo il mese di novembre per fissare la data delle elezione. Periodo certamente a lui più utile per ottimizzare i frutti di una campagna che lo sta tenendo impegnato da mesi e rendere ancora più corta la corsa degli avversari di centro destra e del candidato proposto dalla Lega Lucia Borgonzoni, di fatto nemmeno iniziata.
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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