Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
A lezione di legalità. Bollini di legalità. Legalità prima di tutto. Tutto bene, tutto bello. Domenica pomeriggio a Vignola Libera e la Cgil (che non si sa bene perchè la Cgil, ma pazienza) nelle persone rispettivamente di Maurizio Piccinini e Franco Zavatti, incontreranno i candidati Pd alle elezioni in programma nelle Terre dei Castelli. Tradotto alle elezioni di Vignola e Castelnuovo.
“Crediamo debba essere una priorità di qualunque candidato sindaco o consigliere del Pd e delle Liste ad esso collegate quella di prepararsi al meglio su come amministrare il bene pubblico nella legalità e nella trasparenza. L’obiettivo è che i nostri candidati abbiano consapevolezza del fatto che dietro a qualsiasi provvedimento di un sindaco, di una Giunta, di un Consiglio o di un funzionario pubblico può nascondersi una opportunità o un freno per i malintenzionati - afferma il Pd in una nota -.
Ringraziamo sentitamente Libera per questa opportunità che viene offerta ai nostri candidati”. Tutto benissimo, tutto bellissimo.
Uno spot 'legale' per la candidata sindaco di Vignola Paola Covili e il candidato sindaco di Castelnuovo Rangone Massimo Paradisi. Un bel modo per aumentare il consenso. Per ottenere voti grazie al bollino della legalità offerto da Libera. Con le lezioni di Zavatti e Piccinini. Oh, perchè di questo si tratta. Zavatti e Piccinini in cattedra e tutti i candidati Pd ad ascoltare in attesa del patentino finale. Con che diritto poi? A che titolo? Perchè Picchini e Zavatti dovrebbero essere i custodi del sacro graal della legalità?
Non solo. Viene da chiedersi se Libera (la cui numero 2 nazionale Enza Rando ha diversi incarichi remunerati da amministrazioni collegate al Pd) offra gentilmente l'opportunità di accedere a questi 'segreti' anche agli altri candidati sindaci, quelli della Lega, o di Forza Italia, o dei 5 Stelle, o i civici.
.
.
insomma tutti gli altri candidati non Pd o ad esso non collegati. A loro Libera offre o non offre lezioni private? A loro insegna come combattere l'illegalità smodata, il far west morale, la dissolutezza di costumi e le più turpi derive criminal-mafiose? Per dirla in breve, è disposta Libera, con uno slogan a lei caro, a offrire gentilmente a tutti la possibilità di non essere 'oggettivamente al fianco delle mafie'?
Eppure a ben pensarci la legalità dovrebbe essere un prerequisito per un candidato sindaco, sia questo di destra, di sinistra, di pianura o di montagna. Allora c'è davvero bisogno di impartire lezioni? In questo modo Libera, il cui valore storico e di simboli non va negato, non rischia di essere strumentalizzata a fini elettorali dal Pd? Le mafie, che sono e restano il vero problema, il primo problema in Emilia, quanto vengono intaccate da questi momenti di raccoglimento davanti alla lavagna?
A meno che... A meno che non si intendano queste lezioni sulla legalità che Libera offre generosamente al Pd come 'ripetizioni' a casa. Quelle a cui al liceo andavano gli studenti più somari, quelli che non capivano in classe, che sbagliavano i compiti e che finivano messi dietro alla lavagna dalla prof con la gonna al ginocchio e le scarpette rosse. Chissà forse è così.
Giuseppe Leonelli